Trekking lago Ballano lago Verde lago Martini - carraraonline.com

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Trekking lago Ballano lago Verde lago Martini

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  • Percorso Trekking in quota PERCORSO AD ANELLO

  • Durata percorso circa 4.30 ore a/r

  • Difficoltà T lago Ballano - E lago Verde - E lago Martini

  • N sentieri convenzionati CAI - 707 - 705

Come raggiungerlo - • Come raggiungerlo - da Aulla proseguire per la via Nazionale/SS62 fino all'incrocio e svoltare a destra indicazioni Comano - Licciana Nardi SP 65 al bivio per Comano proseguire dritti sempre per la SP 65 fino al lago Paduli, continuare oltrepassare il paese di Rigoso e subito dopo la località Bastia svoltare a sinistra per Pratospilla

In questa pagina voglio proporvi un bellissimo itinerario di pesca e trekking nell'Appennino Tosco Emiliano. Quando per la prima volta mi hanno portato al "Verde" rimasi colpito dal silenzio che regnava in quel luogo e dalla bellezza della flora e fauna. Questo lago di origine glaciale è un grande cono d'acqua dove la vegetazione si rispecchia,da ciò ne deriva il nome di  lago Verde.
Oggi 19 luglio 2014 dopo circa 30 anni ritorno su quei laghi dove ricordi bellissimi di quei laghi sono impressi nella mia mente.
• Ieri
In questo paradiso incontaminato, forse anche per la difficoltà nel raggiungerlo si possono catturare trote fario di rara bellezza. Quella mattina, di 30 anni fa, io, Bruno C. e Giorgio C. siamo partiti alle 5 per raggiungere la nostra meta. Dopo aver fatto colazione al solito bar di Aulla, abbiamo proseguito per Pratospilla [è d'obbligo una vista al lago Lagastrello vedi foto] dove abbiamo lasciato la macchina e ci siamo inoltrati per il sentiero,con l'inseparabile zainetto sulle spalle, nel quale non deve  mancare una giacca a vento, visto le altitudini da raggiungere e naturalmente il necessario per pescare. Il sentiero parte sulla destra dal punto ristoro.
• Il Ballano ( 1337 s.l.m ),  
dopo i primi 40 minuti di percorso in una faggeta bellissima dove i raggi del sole faticano a filtrare, si arriva al lago Ballano dove hanno costruito una grossa diga rovinando il paesaggio.
Oggi è possibile raggiungerlo anche in auto attraverso una carrozzabile.
Questo lago, è sicuramente il più ricco di trote di grossa taglia vista la profondità delle sue acque. Quindi consiglio di provare a pescare per un paio di ore a fondo. La nostra meta, però, è più avanti, lasciando il Ballano alle spalle, sulla nostra sinistra si sale per la mulattiera che conduce al Verde, da qui occorrono circa 40 minuti sotto il sole prima di arrivare. Dopo una breve pausa ci siamo rimessi  in marcia.

• Il Verde ( 1507 s.l.m )
Ecco, ci siamo quasi, in lontananza si vedono i resti di una vecchia casa in pietra, che un tempo serviva ai pastori come riparo nella loro transumanza estiva,finalmente  in tutto il suo splendore si vede il cono verde. . Scendiamo verso la riva adagio per non far insospettire le trote che non sono abituate a certe vibrazioni. Rispettando tutte le leggi che tutelano il parco dei cento laghi  ci mettiamo a pescare. Oggi per pescare nel Verde occorre anche un permesso regionale comunale oltre ovviamente alla licenza di pesca. In questo lago abbiamo catturato delle fario bellissime, regine assolute di queste acque gelide e cristalline, dove il tempo sembra essersi fermato, lontano dal caos e dalla vita frenetica di tutti i giorni. Altre volte sono tornato al Verde con Stefano M. e ogni volta speravo che non fosse l ‘ultima.

Oggi 19 luglio 2014 – Il Martini ( 1679 s.l.m )
Ora Lasciamo il Verde alle nostre spalle, mi giro per ammirare la conca del lago stretto tra le cime del crinale Appenninico principale e l'imponente parete del monte Torricella il cono d’ acqua sotto di noi è stupendo !!!!!!!!!!!,  saliamo per il piccolo viottolo e troviamo le indicazioni per la capanna Marco Cagnin.
La capanna si trova in alta Val Cedra a 1590 s.l.m ed è un bivacco per coloro che si trovano a passare da queste parti, la struttura non è gestita, ospita quattro posti lett, un tavolo con panche e una stufa a legna.
Ci troviamo su di un’ altopiano bellissimo, a prati, che sale verso il crinale per la via alta del parco dei cento laghi.
La vista a 360° sulle montagne è una cornice indimenticabile.
Saliamo alla ricerca del Martini, svoltiamo su una piccola valle ed eccolo, il piccolo lago sperduto, è magnifico.
Il riflesso del cielo e dei monti che si rispecchiano crea un immagine suggestiva del piccolo lago. Ci abbandoniamo in questa natura incontaminata, colori, profumi, silenzi, ci fanno perdere la cognizione del tempo e sarà difficile lasciare questo magnifico lago.
Saliamo ancora per 10 minuti, mi giro per dare un’ ultimo sguardo al lago sotto di me, no, non riesco a staccare lo sguardo ,, è più forte di me, ma bisogna proseguire per raggiungere il crinale dell’ alta via del parco, siamo al passo Giovarello (1752m)
Purtroppo oggi è una giornata con molta foschia e quindi non si riesce a distinguere bene il mare , ma nonostante tutto la vista è magnifica.
Ora proseguiamo a sinistra sul crinale fino a raggiungere gli impianti di risalita di Pratospilla, e scendiamo lungo la pista sciistica.
Sono passati più di trenta’anni ed è stata una magnifica emozione, per fortuna il fascino dei luoghi è rimasto immutato.

Pietro Ester Franco Cecilia
19 luglio 2014

Escursione di otto ore nel parco del cento laghi sull'appennino parmense. Tempo eccezionale per luglio, fresco e ventilato. Panorami di un verde intenso. Le nuvole che vengono dal mare risalgono il fianco della montagna, scavalcano il crinale sopra il lago Verde di Pratospilla e, puff, scompaiono. Si dissolvono senza diventare pioggia. Sicuramente è un fenomeno che si può spiegare in termini fisici: calore, pressione, umidità e tutto il resto. Si può anche pensare, per gioco, che il cielo sopra il lago sia uno di quei luoghi nei quali le nuvole prendono le loro decisioni. Accettare il loro destino e proseguire il viaggio per diventare in qualche luogo lontano pioggia o neve o grandine, oppure rifiutare un destino prestabilito e dissolversi così, semplicemente, come non essere mai esistite.
Fresene

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