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Santuario Madonna della Neve

Ai nostri confini
Come raggiungerlo
Uscita autostradale Aulla e seguire le indicazioni per Pondenzana, oltrepassare il ristorante La Gavarina D’oro e proseguire per un paio di chilometri.

Venne edificato verso la fine del 600, nel 1702 il santuario era già in rovina, successivamente il forte culto che attirava i pellegrini da molte parti della Lunigiana ne determinò la ripresa.
Il toponimo ( che deriva da ga haga ) è antico ed evoca struttura di insediamento longobardo nel territorio della Lunigiana, appare infatti già citato nella dotazione di Adalberto di Toscana all’Abbazia si San Caprasio nell’ 884.
Questo luogo in località Gaggio, dal nome della collina su cui poggia, che affascina per la quiete e l’atmosfera serena che si respira, si lega un’antica leggenda religiosa. Si narra infatti che un giorno, ad un boscaiolo eretico e blasfemo che stava tagliando una pianta di castagno, apparve la Madonna e che, in seguito a questa visione, egli si pentì e si convertì.
Dopo questa apparizione e altre grazie ai fedeli che seguirono, fu costruita la piccola cappella dove, ancora oggi, è possibile osservare i resti del tronco di castagno, conservati in una teca di vetro dietro l’altare maggiore della chiesa, a testimonianza di come, talvolta, leggenda e realtà si mescolino egregiamente.
In occasione del 5 agosto, festa della Madonna della Neve, ogni anno il Santuario è meta di pellegrinaggio per numerosissimi fedeli che vi si recano in preghiera.
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Da un'idea di PierBin
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