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Santuario Madonna delle Grazie

Chiese > Carrara

Storia dell'edificio


La costruzione della Chiesa delle Grazie fu iniziata tra il 1620 e il 1623 e completata dopo 40 anni. Si trova in via Carriona, l'antica strada utilizzata per il trasporto dei marmi dalle cave al mare.
Il 16 settembre del 1676 fu aperta al culto dal Priore della Città G. B. Tenderini, alla presenza del Principe Alberico II e moltissime autorità di Carrara e di Massa.
In essa il popolo carrarese si riunisce ancor oggi per la lode alla Madonna delle Grazie e ai Santi più popolari, come Sant'Antonio e Santa Rita.
E' stata retta dai PP. Francescani dal 1 luglio 1899 fino all'ottobre del 1993. Nel luglio 1995 il Vescovo Eugenio Binini l'ha affidata alla custodia della Parrocchia e al parroco don Mario Tucci: attualmente viene utilizzata come Chiesa Parrocchiale
Annessa alla chiesa esiste il Centro Culturale Parrocchiale con la Sala della Comunità.
Ancor oggi come nel passato, in una continuità provvidenziale per questo territorio particolarmente bisognoso di "spazi umani", le strutture lasciate dai Padri Francescani vengono utilizzate per l'educazione umano-religiosa e per l'iniziazione cristiana dei bambini, dei ragazzi, degli adolescenti, e degli adulti, inserendoli gradatamente dentro la vita della Comunità.

L'AFFRESCO DEL XVI sec.
"Il Santuario", così chiamato dalla pietà popolare dei Carrarini, o, più famigliarmente "Alle Grazie", fu eretto per volere del Governatore delle terre di Carrara Carlo 1° Cybo Malaspina con il contributo di tutto il popolo per collocarvi un'antica immagine della Madonna (sec.XVI) affrescata nella Cappelletta del Palazzetto del Principe, oggi palazzo Micheloni, in località "Groppoli".
Il muro fu segato con l'affresco e trasportato nell'apposita nicchia costruita nell'altar maggiore dove oggi è esposta alla pietà dei fedeli e all'ammirazione dei cultori d'arte.


L'ALTAR MAGGIORE E LE TRIBUNE
Carrara, nella Chiesa delle Grazie, offre l'immagine più alta ed originale della sua arte nella concezione architettonica del presbiterio (sec. XVII), che rende pregevole la chiesa stessa.
L'altar maggiore e le tribune laterali si concatenano nello spazio tridimensionale evocando una circolazione unitaria incentrata sulla raffinata sezione che contiene l'affresco della Madonna.
La drammaticità delle linee e dei volumi, l'asimmetria delle mensole, riflessa e ripetuta nelle soglie delle porte, offrono un esempio unico di arte carrarino-toscana, formando con l'imponente altar maggiore un abside virtuale di maestosa e rara bellezza, dimostrando al contempo la maturità architettonica dell'arch. carrarese Alessandro Bergamini, che precedentemente si era espresso anche in altre chiese della Toscana.


LE PARETI DI MARMO

La facciata esterna della Chiesa, come oggi la vediamo tutta in marmo ordinario di Carrara, è di recente costruzione e risale all'anno 1960. Ma è interessante conoscere che un manoscritto anteriore al 1777, molto dettagliato nelle misure e nella varietà, rivela che i marmi per il rivestimento la facciata erano già stati

approntati… tuttavia, per ragioni ancora sconosciute, non furono mai utilizzati. (U.Fregosi).
L'interno è di stile barocco - rococò. Unica in tutta la Provincia di Massa Carrara, da terra sino all'altezza del cornicione, è interamente fasciata di marmi bianchi e colorati sia locali che stranieri, anche rari, sapientemente armonizzati tra di loro dai maestri artigiani carraresi intorno agli anni 1750 - 1770 circa, per iniziativa e interessamento del sacerdote carrarese Pietro del Medico (+15 dic.1777), cui in quell'epoca era affidato il Santuario e del quale l'originale abitazione fa bella mostra di sé nella settecentesca P.a Alberica.
La decorazione delle pareti crea un sublime senso di meraviglia nel visitatore che rimane colpito dall'imponenza dell'opera, lo induce ad avvicinarsi per accertarsi della realtà, ad ammirarne l'armonia dei particolari e a tentare di individuare i segni d'unione non palesi delle molteplici varietà marmoree che vanno a formare nell'insieme un gustoso e caldo drappeggio.

I MARMI DELLE PARETI E DEGLI ALTARI
Le pareti della chiesa sono tutte rivestite di "breccia vecchia di Pietrasanta"

ALTARE MAGGIORE:
Colonne: rosso altare o rosso Alpi
Tabernacolo: statuario; onice
Confessionali: breccia aurora; breccia arlecchino; verde frye; granito rosa; breccia pernice; broccatello di Siena

ALTARE DI S.FRANCESCO:
Colonne: fior di pesco; bianco ordinario venato; bianco chiaro; portoro macchia larga; statuario

ALTARE DI S.ANTONIO:
Colonne: macchia vecchia; verde saint-Denis; fasce di portoro di macchia larga
Tabernacolo: rossi di Siena; pietra medicea o macchia vecchia; bianco Carrara

PULPITO: bianco venato

LESENE: giallo di Siena chiaro; broccatello di Siena; breccia violetta

CANTORIA: bardiglio chiaro venato; bianco venato; statuario

PARTICOLARI:
Monumento a San Francesco (1986) - sul piazzale antistante la chiesa, opera del Prof. Paolo Cavallo
Portone bronzeo (1971) - le icone della via crucis e il crocifisso ligneo sono opera e dono del Prof. Vittorio Tabaracci


Carraraonline.com ringrazia don Mario Tucci per aver concesso tali informazioni
don Mario Tucci


http://www.parrocchiadisangiacomo.it/storia_del_santuario_madonna_delle_grazie.html

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