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Fiera Marmi Macchine

STORIA

Altra area che interessa particolarmente Marina di Carrara, oltre al  PORTO,   la suddetta della Fiera che supporta abbastanza bene le manifestazioni e  le esposizioni annuali,  tanto in riferimento all’economia della zona, che alla ricezione turistica. Si trova nella zona “Paradiso”, nel quasi quadrilatero di viale Cristoforo Colombo, via Maestri del Marmo, via Bassagrande, ed ingresso uffici  e  materiali in via Galilei Galileo,  comprende anche l’area della ex villa Lazzoni.  Quest’ area, negli ultimi anni quaranta, era coperta da sterpi, fossi di scarico, qualche capanna in legno.  Poi iniziarono con i bagni e ricordo la Tenda Rossa (con i due fratelli proprietari, Guido e  Guida) e lontano, molto distaccato da quest’ultima,  il Bagno Zazà,  poi ancora sterpi, siepi di more, qualche arbusto, pochi alberi, fino al torrente Parmignola. Questa zona la conoscevo bene giacché dovevo attraversarla giornalmente. Il tram da Carrara, dove frequentavo i primi anni del ginnasio, mi portava fino al Paradiso ed attraversavo, saltellando i fossi, per arrivare dove abitavo alle prime case in via Bassagrande.

La prima edizione della Fiera Marmi e  Macchine  fu inaugurata il 31 Maggio, fino all’8 giugno 1980  su un’area espositiva totale di quarantottomila metri quadrati. (vedi anche la STORIA di Marina di Carrara).
In queste Fiere a Marina di Carrara, il località Paradiso, sono sorte nella ex area della Colonia Balilla Torino-Vercelli, detta anche Villaggio Paradiso o Villaggio Marina, sorto negli anni 1940-45  (vedi STORIA Colonie Marine sul litorale Apuano).
Sulla piazza Paradiso, ora piazza Giuseppe Taliercio, contiguo al recente Largo Vittime Civili di Guerra, è sorto anche iI  Bagno, Albergo, Ristorante Tenda Rossa, che ricordo molto bene, negli ultimi anni del decennio 1940 inizio 1950, esisteva  con il solo bagno Zazà, a molta distanza, verso la spiaggia di Marinella. Conoscevo anche Guido e  Guida i due figli di donna Livia e del padre, Tarrini, un fattore di Marinella, analfabeta e apprensivo, ma chi mandava avanti  la Tenda Rossa era soltanto donna Livia, aiutata, per modo di dire dai due figli, Guido e  Guida Tarrini, che trascorrevano il loro tempo  seduti ad un tavolo, all’esterno, in compagnia e  tra i tanto intervenuti ricordo Fred Bongusto e  Joe Sentieri. Oggi la Tenda Rossa è stata acquistata, nel 1973, da Nino Isoppo e  C.,   perché Guida aveva sposato un Capitano dell’Aeronautica ed andò a vivere a Roma, senza figli, ma riposa nel Camposanto di Turigliano. Mentre Guido si sposò a Marina di Carrara ed ebbe due figli. Non andava molto d’accordo con la moglie e quando se ne andò anche la madre donna Livia, si separarono. Ad oggi anche Guido è defunto, non so i figli che fine abbiano fatto.  La Tenda Rossa è sorta con i recuperi dalle case degli sfollati slavi, lavandini compresi poi posti nelle camere d’albergo, carriolate di mattoni che donna Livia ripagava con alimenti che il suo cuoco preparava, essendo lei stessa  poco pratica di gastronomia. Quando morì donna Livia i figli cercarono di affittare la Tenda Rossa, ma poi optarono per la vendita. Completamente ristrutturata nel 2005 dai nuovi gestori.
Piccola  parentesi per ricordare il periodo ed il luogo, allora fuori mano da Marina centro, ma in grande espansione, dovuta anche alla Fiera, al Porto ed  agli stabilimenti balneari.

La prima mostra che rammento la posso far risalire alla 2^Mostra celebrativa del Marmo, dal 21 luglio al 15 settembre 1935 presso l’Accademia di Belle Arti.  La città, del resto, non aveva alle spalle una tradizione fieristica vera e propria. Non so cosa esponessero, ma prevedo articoli di marmo, statue, bozzetti, gessi, ecc., appunto per celebrare la nostra pietra.
La seconda si tratta della IV^Mostra Interprovinciale del Tirreno, potrà apparire al lettore di oggi una delle tante fiere tradizionali, con esposizione di prodotti locali ed oggetti di vendita corrente. Ma non fu così, essa  infatti, fu una qualificata manifestazione commerciale.  Siamo nel 1951, ancora alle prese con le difficoltà della “ricostruzione”; l’Italia non ancora guarita dalle ferite della guerra: La vita è dura ma nella gente c’è voglia di darsi da fare, di lavorare; quella voglia che sta per avviare il nostro paese sulla via del benessere che porterà agli anni del “benessere  economico”. Proprio la volontà della nostra Camera di Commercio a richiedere la partecipazione alla Mostra del Tirreno, allestita con particolare cura, (La prima edizione fu ospitata a Pisa nel 1948, la seconda a Livorno nel 1949 e  la terza a Lucca nel 1950, nel 1951 fu la volta di Carrara e il ciclo si sarebbe concluso a Grosseto nel 1952).  La Mostra fu inaugurata il 12 agosto con l’intervento dell’ On. Ugo la Malfa, che giunto in ritardo, fu sostituito alle ore 12,30 dal  Prefetto della nostra Provincia l’avv. Efisio Giua-Loy.  Dopo le operazione di rito, il rag. Gastone Dazzi,  presidente della Camera di Commercio, e da pochi mesi Sindaco di Carrara (1951-1956).  Mentre le autorità stavano procedendo alla visita dei padiglioni, giunse l’ On. La Malfa, accolto festosamente,  si scusò per il ritardo, poi si unì al corteo nel proseguo della visita.
L’artigianato locale, avendo fede nella sua notevole tradizione si segnalò per gradevolezza  di forme nelle riproduzioni artistiche e negli oggetti d’arredo. Anche le macchine per la lavorazione del marmo, fecero la  loro parte nel rappresentare l’industria marmifera apuana, macchine per l’escavazione e la segagione di marmi e graniti, apparecchiature per la levigatura di lastre, la sagomatura di blocchi e  il loro sollevamento, trapani, elettro-  smerigliatrici e accessori vari come dischi, filo elicoidale, funi metalliche: le imprese operanti alle cave esposero in mostra i magnifici campionari dei marmi di loro produzione.
Ma parteciparono altre società, dalla motociclistica (con ”motorini”, cucciolo e mosquito, la Motom, la Iso, la Ducati, la Lambretta sull’onda del successo, la Moto Guzzi col Guzzino 65 nato  nel 1946, l’Airone 250, l’Astore 500, la Falcone 500, il Galletto 160  il primo scooter a ruote alte della storia. Poi  l’industria alimentare, il gas liquido in bombole Butangas, Liquigas, Pibigas. Stand della “Casa del Caffè” che diffondeva intorno un gustoso aroma. Rappresentanti di liquori locali, barattoli di latta con marmellate e  miele.  Insomma  un miscuglio di prodotti del territorio, dalla Lunigiana alla Garfagnana. Il 31 agosto ricevettero in visita l’ On. Giovanni Gronchi, toscano, allora presidente della Camera dei Deputati, prossimo Presidente della Repubblica. La serata si chiuse con un concerto di musiche di Giuseppe Verdi, eseguite nell’apposito palco “liberty” di piazza d’Armi, oggi piazza Gramsci.
L’ Internazionale Marmi &  Macchine - Carrara S.p.A. (IMMC o semplicemente IMM), si propone il compito di promuovere lo sviluppo dell'industria lapidea e  delle tecnologie a livello locale, regionale e nazionale.  Per l'espletamento dei suoi compiti  la  I.M.M.C.  S.p.A.,
sviluppa l'attività promozionale in favore dell'industria lapidea (marmi, graniti e altri tipi di pietre) e delle tecnologie in Italia e all'estero, direttamente o in collaborazione con Camere di Commercio, Enti, Organismi, Centri ed Istituti specializzati,  italiani e stranieri, ed elabora programmi di intervento per il rilancio dell'artigianato del marmo.
Gestisce il complesso fieristico di Marina di Carrara per la realizzazione di eventi fieristici, anche attraverso la concessione in affitto a terzi;

Il Presidente è  Fabio FELICI dal  9 settembre 2013 della IMMC SpA e di  Carrarafiere srl.
Già  Consigliere d’Amministrazione e  nominato sotto indicazione del Comune di Carrara.
Mentre il Direttore Generale,  nominato nel 2006,  Paris MAZZANTI, fino al 30 novembre 2014.   Dopo tale data il Consiglio di Amministrazione, convocato, nominerà o confermerà il Direttore Generale  (sono già otto anni e non so se potrà essere confermato).

Il giorno dell’inaugurazione della Fiera Internazionale Marmi & Macchine – Carrara S.p.A.,
il 31 maggio 1980, un  sabato splendido dopo giorni quasi temporaleschi. Infatti prima di fare un po’ di cronaca desidero ricordare due giornalisti, miei cari amici, entrambi ci hanno lasciato, ma le loro parole rimangono tra noi: mi riferisco ad Aldo Muracchioli e  Manrico Viti.  Li conobbi alla Mobili Eterni IMEA di Carlo Vacchelli allora in piazza Farini, oggi piazza Matteotti, dove lavoravo quale ragazzino dellufficio pubblicità, diretto dal genovese Campus, quando ancora c’era  il famoso Bar Europa nel  Palazzo Vacchelli, angolo via Roma. Comunque esiste ancora la tettoia di ferro, che aveva tende per tutta la lunghezza.  
Ecco  cosa scriveva, quasi poeticamente,  Muracchioli:
“E’ nata proprio sotto benigna stella la prima edizione della Fiera Marmi e Macchine, inaugurata  ufficialmente ieri  mattina  a Marina di Carrara, fra un festante ed anche caotico rumoreggiar di gente. Chi di qua, chi di là, chi non sapeva se andare di qua o  di là e se ne stava lì  impalato senza saper che pesci  prendere in vana attesa che qualcuno, benevolo, gli indicasse la via per uscire dal labirinto  . . .
Ciononostante, la Fiera, si diceva, è nata sotto benigna stella  se non altro per un motivo: dopo un mese di maltempo è arrivato il sole.
Maggio, sinonimo di primavera , quest’anno non è che abbia fatto le bizze: si è spogliato di tutta la sua secolare tradizione e si è presentato nelle autentiche vesti di ottobre, costringendo la gente, anche gli audaci che si regolano con il calendario e non ne vogliono sapere di storie  e  di bizze, a rinfilarsi  alla  sveltina  maglioni  e giacconi, non disdegnando neanche il provvidenziale ombrello. Trenta giorni, più o meno, tutti così, talché alla vigilia, c’era chi diceva che la Fiera  sarebbe nata sotto cattiva stella, probabilmente con acquazzoni, ricorrenti e disturbatori.
Cosicché, altri, a mo’ di consolazione, rispondevano che, in tal caso, poteva valere anche per essa, il motto che si usa con la giovincella che si approssima  all’altare per coronare il suo sogno d’amore: sposa bagnata, sposa  fortunata.  Hanno avuto torto gli uni e gli altri. Ieri, mentre il sole spuntava di là delle Apuane, il cielo era terso.
Alle dieci, quando la Fiera emetteva il suo primo vagito, su tutta la marina la giornata era cristallina, brillante, invitante: era, insomma, esplosa la primavera”  . . .
Mentre  Manrico ricordava così quel giorno:
“Dovevano passare quasi ottanta anni prima che il mondo del marmo trovasse la sua seconda e più importante rivoluzione. Un grandioso evento industriale, commerciale, turistico e culturale al tempo stesso  e  che si chiama Internazionale Marmi e Macchine : è sorta quasi d’incanto su 48 mila metri quadrati (messi a disposizione dal Comune di Carrara è costata oltre sei miliardi di lire, con padiglioni  modernissimi, con strutture  impiegate per la prima volta in Europa e la sua prima edizione ha visto un successo senza precedenti: 50 mila e oltre visitatori,  una grande risonanza  nel mondo industriale del marmo e delle macchine per il marmo, un giro di affari la cui entità dovrà trovare conferma in una alacrità industriale che coinvolgerà, Carrara, Massa, la Garfagnana, il comprensorio di La Spezia nei prossimi  mesi; tecnologie che mondialmente già c’invidiano e sono pronti ad importare. Sentiano cosa dice il dott. Giulio Conti, giovane Presidente della Internazionale e visto il successo strepitoso, giustamente ottimista – Guardiano al futuro perché il nostro ruolo va oltre l’organizzazione di una SEMPLICE Fiera: Basta considerare gli incontri, i dibattiti  tecnici e culturali, le proposte di nuove macchine, nuovi sbocchi  commerciali,  gli  studi e l’intensissima rete di rapporti che abbiamo costruito con tutto il mondo per rendersi conto dell’importanza che ha questa  manifestazione. E non solo oggi . Portare il marmo in una concezione moderna, capace di suscitare interesse  a tutti i livelli.
Dopo duemila anni il mondo del marmo, eroico e silenzioso,  si sveglia.  –  Le parole sono pietre  - diceva Levi.  Ma oggi  le pietre non sono più parole, sono fatti !

La cronaca dell’avvenimento dell’inaugurazione della Fiera “Internazionale Marmi e  Macchine – Carrara S.p.A.” avvenuta sabato 31 maggio 1980, come già riferito sopra, ci porta in un’ambiente caotico per la folla,  nel grande piazzale,  per le autorità, per gli addetti alla sicurezza ed alla manutenzione (muratori, carpentieri, meccanici, falegnami, elettricisti, lucidatori, scultori, fresatori, manovali, architetti, ingegneri, giardinieri, arredatori, ed altri ancora), per tutti gli stand (376 dei quali 22 stranieri)  ed  il materiale in bella mostra nella grande area espositiva,  dal marmo principale ai  tipi resina e cemento, machine per il sollevamento, utensili diamantati, attrezzature  varie ed accessori  per la lavorazione delle pietre, abrasivi, articoli funerari e accessory  in bronzo e acciaio, ecc.. Tutto è  iniziato col saluto del Presidente della Fiera dott. Giulio Conti, che ha sottolineato  la particolare importanza della Fiera nel campo promozionale ed ha parlato dei vari enti locali e amministrativi di tutta la zona circostante Carrara, dalla Versilia alla Lucchesia, dalla Garfagnana alla Lunigiana, dei vari istituti bancari del territorio che gravitano intorno alla Fiera.  Seguito dal saluto del Sindaco (1976-80),  Roberto Sebastiano Puccinelli, anche a none della Giunta Comunale, a tutte le autorità intervenute, rammentando le vicissitudini dal 1972-73 ad oggi nella costituzione della Internazionale e delle beghe relative allo spazio contenstato,  precisando che si è raggiunto un risultato imponente, del quale dobbiamo rallegrarci, frutto della sensibilità di tanta parte delle componenti sociali, per il rilancio e lo sviluppo dell’industria del marmo.
Quinndi, il  primo atto di questa Fiera si è rivelato positive e lo abbiamo riscontrato nei giorni seguenti, da quando l’ingranagio si è messo in moto, e precisamente da quando sono iniziati ad arrivare i “bisonti” della strada, stracarichi di blocchi, statue, caminetti, balaustre, lastre, scalini, scalinate, lucidatrici, fresatrici, telai, martelli pneumatici, compressori, scavatrici, pale meccaniche, grù ed altro ancora.  Sono mancati rappresentanti, i “pezzi da novanta”;  infatti doveva inaugurare la Fiera il Ministro socialista del Commercio Estero on.Enrico Manca, che per motivi personali, non si è fatto vedere,  idem per sottosegretari  che esponenti governativi e regionali, ma probabilmente erano tutti impegnati nella campagna elettorale.  Stessa cosa per eventuali interventi televisivi, che si sprecano nelle fiere del bestiame. Comunque abbiamo festeggiato, come si suol dire, in famiglia !
Si è chiusa, la manifestazione, l’8 giugno 1980 ed il volume di affari conclusi, si dice sia stato imponente. Alla data di venerdì sera, ben 27 mila persone avevano visitato i padiglioni dove la Fiera si è tenuta. Si tratta, è bene intenderci, dei paganti, se si aggiungono coloro che, in una maniera o nell’altra usufruivano di tessere  e  biglietti omaggio, si può considerare  che oltre 30 mila persone siano entrate in Fiera. E non è  ancora finita: sarà certamente un fatto sorprendente rilevare, in seguito, che l’iniziativa carrarese ha avuto un successo  tale  da superare ogni più rosea aspettativa.
Il complesso fieristico CARRARAFIERE srl, è situato in posizione strategica, sul confine tra Toscana e Liguria, ed è facilmente raggiungibile con ogni mezzo di trasporto ed è centrale alla fitta rete di collegamenti veloci: aeroporti, ferrovie e autostrade.
La particolare attenzione riposta nella progettazione architettonica conferisce eleganza e bellezza al complesso che si estende, a pochi metri dal mare, su una superficie complessiva di 95.000 mq di cui 34.000 in strutture coperte.
Le costruzioni dalle architetture moderne e polivalenti sono in grado di accogliere manifestazioni di alto livello garantendo ottimo utilizzo degli spazi e combinazioni adatte a coprire le più diverse esigenze.  Verso mare ha una zona, per tutta la lunghezza, di parco con alberi di pino, residui dell’ex Colonia. Cinque ingressi permettono di raggiungere in maniera mirata le singole zone,  partizionamenti della complessiva area espositiva. Più di 20.000 mq di parcheggi possono ospitare oltre 3.000 autovetture.  I tre padiglioni e le ampie zone scoperte sono consoni anche a manifestazioni, come raduni e spettacoli. Diversi passaggi coperti in vetro e metallo permettono di ottenere continuità di percorso nei collegamenti delle strutture coperte.
Un’ampia area centrale rispetto alle zone espositive raccoglie servizi utili come banca, edicola, uffici tecnici, prenotazione alberghi, Internet Point, sala stampa ed ufficio stampa. Sono disponibili 6 Sale convegni da 30 a 600 posti, ognuna dotata di ogni servizio e tecnologia, diversi punti ristoro, due ristoranti e un self service. Attrezzature, servizi disponibili e personale esperto permettono di soddisfare le esigenze specifiche di ogni evento.
La particolare attenzione riposta nella progettazione architettonica conferisce eleganza e bellezza al complesso fieristico che si estende a pochi metri dal mare.
Si svolgono molte manifestazioni, congressi, riunioni programmate dal Comune e  da privati, Gli azionisti sono tanti : a parte il Comune di Carrara, quello di Massa, la Provincia di Massa-Carrara, quella di Lucca, la Regione Toscana, la Camera di Commercio di Massa-Carrara, diverse Banche, anche privati e oltre quattrocento aziende.
Nel 1972 che si cominciò, negli ambienti dell’Amministrazione Comunale di Carrara, a pensare alla possibilità di realizzare una Fiera Marmi Macchine ed un Centro Studi del Marmo. Proseguì nel convegno  relativo alla situazione e alle prospettive del settore marmifero, promosso dall’Amministrazione Comunale di Carrara il 13-14 gennaio 1973. La fiera quindi non avrebbe esaurito la sua funzione in un ambito locale, ma avrebbe dovuto costituire un punto di riferimento per il mercato marmifero nazionale e internazionale, ed avrebbe dovuto fornire, attraverso un equilibrato rapporto delle sue componenti (marmo e macchine), un contributo specifico alle fasi della escavazione, lavorazione e commercializzazione del marmo.
L’esempio più famoso di una fiera è stato quello di Verona (ma né a Sant’Ambrogio Valpolicella né a Verona non c’è  marmo), cui molti nostri progettisti si sono ispirati sin dal 1976.  I vari assessori del Comune di Carrara spronarono i diversi presidenti, dall’artigianato artistico a quello provinciale, dalla Cassa di Risparmio alle Associazioni Industriali, la Regione Toscana, il Ministero dell’Industria e Commercio, l’I.C.E. e l’E.N.A.P.I. e chi più ne hanno più ne elenchino, compresa la Camera di Commercio di Massa-Carrara nell'ambito del proprio programma promozionale, ha approvato due bandi per sostenere la partecipazione delle imprese della provincia di Massa-Carrara a mostre e fiere di settore in Italia e all'Estero, ha previsto uno stanziamento di 40 mila euro per ciascun bando. I contenuti essenziali dei bandi attivati, sono sintetizzati  nei beneficiari e  possono usufruire dell'intervento camerale tutte le imprese, loro consorzi o reti, che, al momento della presentazione della domanda di contributo, risultino iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Massa-Carrara ed aventi la sede o unità locale oggetto dell'investimento nella Provincia di Massa-Carrara; attive ed in regola con la denuncia di inizio attività al Rea della Camera di Commercio di Massa-Carrara. Per le nuove imprese questi requisiti saranno verificati al momento della liquidazione del contributo a tal fine si considerano nuove. Concede  inoltre contributi del 50% delle spese per la partecipazione a mostre e fiere in Italia e all’Estero.

Con una Fiera Marmo e  Macchine a carattere internazionale si raggiungerebbe l’obiettivo di rilanciare in campo mondiale anche la tradizione artigianale e dare impulso alle vendite di elaborati di pregio dei nostri prestigiosi laboratori, segherie e cave.
In precedenza tale mostra artigiana era esposta alla Camera di Commercio di Carrara.
Finalmente si arriva agli ultimi preparativi: il  successivo convegno del 12 febbraio 1977
nella sala di rappresentanza del nostro Comune, con relazione introduttiva, dopo il saluto del sindaco Sebastiano Puccinelli, (1976-1980),  sarà tenuto dall’assessore all’urbanistica ed ai problemi del marmo Alfredo Gervasi  che si dedicò all’individuazione e  reperimento dell’area sulla quale edificare la Fiera Marmi e  Macchine;  l’area, inizialmente del demanio è diventata di proprietà del Comune di Carrara, (con 450 milioni di lire), quindi riferita alla progettazione di un’area multifunzionale, divisa in tre parti principali, una cosiddetta dei servizi, una per le attività all’aperto e una per l’esposizione vera e propria;  al reperimento dei finanziamenti necessari. E’ stato presentato un plastico di una ditta specializzata, consegnato al comune e ricalca fedelmente quello predisposto per l’amministrazione comunale  dall’ing.G.Conato, e si troverà al centro della discussione stessa.  I primi finanziamenti sono arrivati al notaio Carozzi,  dal Comune di Carrara con cento milioni di lire, dalla Cassa di Risparmio di Carrara con altri cento e dalla Camera di Commercio di Massa-Carrara con cinquanta, seguono tutti gli altri, amministrazioni provinciali, costruttori di macchine, industriali, artigiani, ecc.
L’attività del comitato incaricato dello sviluppo del  progetto Fiera Marmi e  Macchine durò circa diciotto mesi e terminò i suoi lavori il 20 luglio 1978, quando, alla presenza del notaio Carozzi, quarantasei soggetti tra pubblici e privati sottoscrissero l’atto costitutivo nel nuovo ente.  La società nasceva con la ragione sociale:   “Internazionale Marmi &  Macchine - Carrara S.p.A.”
Le norme relative la gestione dell’ente erano contenute nello Statuto che fu approvato qualche giorno dopo la costituzione. Esso si componeva di 27 articoli che fissavano norme circa la sede, l’oggetto, la durata, il capitale sociale, l’assemblea dei soci, l’amministrazione, il bilancio, lo scioglimento della società e le disposizioni finali. Più precisamente la società si proponeva di acquisire, progettare e costruire gli immobili necessari per l’organizzazione della manifestazione fieristica; di gestire il complesso e le manifestazioni espositive;  di
Attuare  in collaborazione con altri organismi o istituti specializzati sia nazionali che esteri,
ogni iniziativa diretta alla promozione del settore lapideo.
Nell’intervista con Giulio Conti, Presidente dell’Internazionale Marmi e Macchine, (ed in seguito anche Sindaco 2002-2007),  avvenuta pochi giorni dopo la costituzione del nuovo organismo, emergeva la soddisfazione di quest’ultimo per l’entità della sottoscrizione raccolta.  
Bisogna registrare anche il malcontento dei marinelli, allarmati per la distruzione di decine di pini nel parco antistante all’area della fiera. Volevano spostare anche l’area della Fiera e dare spazio su Marina agli alberghi: sarebbe anche questo un modo per far capire alla gente, agli amministratori che a loro non si risale soltanto per chiedere voti, ma che il loro parere è considerato prezioso per ogni tipo di scelta, tanto più importante come in questo caso, perché destinato a cambiare il volto di Marina. Non so com’è finita questa protesta,  ma la Regione dichiara che l’inserimento di una grande fiera, quale fattore economico importante e promozionale, può rappresentare il primo passo decisivo verso la ristrutturazione di ambienti storici, degradati o in via di degrado (ex Colonia Torino-Vercelli, superstite polmone verde di Marina). Parole che meritano attenzione, così come lo procurerebbe un dibattito serio e rapido, dalla quale uscisse la ragionata convinzione che la soluzione prescelta sia la migliore.
Per la realizzazione delle strutture furono ripresi i contatti col primo progettista, l’ing. G. Conato che lamentava la differenza di costi, per cui proponeva una gara di appalto. Affiancato da tre tecnici carraresi, gli l’architetti Silvestro Telara, Dino Geloni e Giancarlo Cacciatori, dovrà fornire alle aziende stesse le indicazioni di base per poter procedere, con le dovute importanti direttive: rispetto assoluto dell’ambiente, soluzione graduale imposta da determinati vincoli per i parametri di edificabilità, modularità degli insediamenti, prevalenza nell’uso delle strutture. Per questo progetto si parlò di una spesa di tre miliardi per 7200 mq., ovviamente si parla in termini di lire (e non di euro), anche se le cifre si ritengono eccessive.
E’ stata minacciata anche una denuncia al TAR da parte dei radicali i quali si erano  già pronunciati in passato, con  strutture più piccole di quelle progettate dall’arch. Conato, e che rechino minor danno possibile alla pineta del Paradiso. Inoltre la DC proponeva che la Fiera fosse  collocata ai monti (Cave ? proposta per la piana di Bedizzano),  per riequilibrare l’assetto urbanistico del territorio e che il contratto di cessione dei terreni dell’ex Colonia Torino – Vercelli  prevede la loro utilizzazione per attività rivolte ai giovani. Nell’intervista al consigliere comunale Giancarlo Pizzica  (mio ex compagno di scuola, in via Tenerani), del P.S.D.I. dichiara che la Fiera di Marina è  un doppione di quella di Verona e con 680 milioni di lire che la Fiera IMM di Carrara dispone, si farà ben poco. Per fortuna è intervenuto il Sottosegretario al Commercio Estero On. Guido Bernardi, dichiarando che la Fiera costituisce un raro compendio alle risorse nazionali che molto contribuiscono e maggiormente contribuiranno quando l’ Internazionale Marmi & Macchine diventerà operante, nell’ equilibrio della bilancia dei pagamenti.
L’Internazionale Marmi & Macchine che aveva la sede presso l’attuale Museo del Marmo,
in viale XX Settembre, Fossola, è  intervenuto il 22-23 giugno 1979, al convegno assolutamente inedito, della giornata inaugurale, l’ing. Conato che ha coordinato il progetto svolto con i tre architetti per l’edificazione delle strutture alla Fiera a Marina di Carrara e per la sua impostazione scientifica, sui problemi del marmo su specifici aspetti dell’industria lapidea apuana, nell’economia locale e nazionale, coadiuvato dal prof. Silvio Coppola nei metodi di progetto del marmo nell’edilizia e nell’architettura contemporanea.
Le ditte per la realizzazione sono state scelte:  Soc. Edilizia Tirrena SpA di La Spezia (lavori edìli, elevazione  in tensostrutture, impianti fognari),  Soc. Learco Pancioli di Parma (impianti elettrici,  telefonici, ampli fonici e TV),  Soc. Termoidraulica di Venturi Giorgio di Carrara (idro-sanitario-antincendio-riscaldamento), per un ammontare complessivo di tre miliardi e cento milioni circa, di lire.
Lavori parzialmente fermi per gli ostacoli vari che sono stati frapposti anche da parte degli abitanti della zona, per far uscire alcune famiglie dalle abitazioni occupate nella zona ex Colonia, è fallito poiché le proposte avanzate dal legale dell’IMM non sono state accettate dal magistrato, pretore dott. Mauceri. Le abitazioni si trovano nel mezzo della zona in cui dovrebbe sorgere il Padiglione fieristico, per cui si prevede che nella primavera non sarà possibile  si possa tenere la prima edizione della fiera in programma da tempo. Anche le previsioni meteo non sono favorevoli e non dà comunque una mano alle imprese appaltatrici costrette a ridurre i ritmi, peraltro necessariamente intensi. Non furono accettate le proposte della IMM verso gli inquilini, e più volte il pretore dott. Maugeri ha svolto generoso compito di mediazione. Tutto sembrava filare dritto quando all’improvviso si è verificato un nuovo irrigidimento che non si è attenuato neppure davanti alla promessa di una casa popolare di nuova costruzione. Comunque è impensabile che per una bega del tipo e delle dimensioni di quella ricordata, si rischi di compromettere risultati tanto importanti per il lavoro e l’economia non soli carraresi.
La Fiera Marmi e  Macchine,  presentata ufficialmente i primi di maggio 1980  presso  l'hotel Hilton di Roma.  In  questa occasione il Presidente Conti presentava le particolarità della Fiera, che a suo giudizio andavano oltre al semplice fatto espositivo, in quanto dietro alla manifestazione vi era una struttura che operava tutto l'anno e che aveva per statuto il compito di fare promozione, organizzare convegni, tavole rotonde, etc. L’importanza dell’evento si riscontrava anche a livello internazionale.
Costituisce un evento espositivo di grande rilevanza internazionale che mette in mostra la più vasta gamma di materiali presenti nel panorama mondiale compresi quelli di recentissima comparsa sul mercato della pietra naturale ed insieme, consente di conoscere le più moderne tecnologie e i più recenti macchinari per la loro lavorazione.
L'evento fieristico ,oltre a favorire il contatto d'affari, consente agli addetti ai lavori di coltivare il valore dell’aggiornamento tecnico e dell’approfondimento professionale sulle tematiche di più urgente attualità del settore. Le problematiche sul tappeto, affrontate in una prospettiva internazionale, sono infatti i temi di incontri e dibattiti che accompagnano l'evento fieristico e sono caratterizzate dalla presenza di relatori e personalità di grande rilievo.
Il Centro direzionale sede della società è dislocato in un edificio progettato dall’ Arch. Angelo Mangiarotti e realizzato con uso esemplificativo di marmi e graniti lavorati ed installati secondo le più avanzate tecniche di trasformazione e di posa.
Il Centro Congressuale dispone di 6 sale convegni per un totale di circa mille posti, dotate di
arredamenti di pregio e attrezzature tecniche. Il complesso offre inoltre un sistema modulare che permette, in occasioni di manifestazioni di diversa dimensione, di aumentare lo spazio congressuale.


SALA DEL CONSIGLIO
30 posti Dispone di 30 posti ed è collegata alla Sala Marmoteca.
Ideale per piccole riunioni o incontri precongressuali.

CENTRO SERVIZI
50 posti Dispone di 50 posti e di tutte le attrezzature tecniche, situata al piano terra del Centro Servizi.

CENTRO DIREZIONALE
60 posti Dispone di 60 posti, è collocata al piano terra del Centro
Direzionale nelle adiacenze del Ristorante.

SALA BERNINI
150/200 posti Dispone di 150 posti, ampliabile a 200 posti.

SALA CANOVA
150/200 posti Dispone di 150 posti, ampliabile a 200 posti. La sala, tramite l'apertura di una parete mobile, può essere unita all’adiacente Sala Bernini diventando così un'unica sala da 300 posti, ampliabile fino a 400 posti.

SALA MARMOTECA Di fronte alla palazzina uffici direzionali.
200 POSTI Dispone di 200 posti all'interno di una moderna   struttura
Piramidale ed è dotata delle più innovative tecnologie.
È adatta a ospitare convegni e meeting aziendali.
Accanto alla Sala è allestita una marmoteca, esposizione.
Campionaria di marmi estratti e lavorati in tutto il mondo.
SALA MICHELANGELO
700 posti Collocata nel Centro Servizi, dispone di 700 posti per ospitare rappresentazioni teatrali.  Dotata delle attrezzature più avanzate.
PARCHEGGIO di MQ 20.000 con ben 3000 POSTI AUTO e con aree  per Pullman.
Quadrilatero della Fiera IMMC:
Viale Cristoforo  COLOMBO, Via BASSAGRANDE, Via MAESTRI DEL MARMO, Viale Galileo GALILEI
Il quartiere fieristico s’integra in un tessuto urbano che ha una posizione invidiabile, a valle del comprensorio apuano e  di Carrara, capitale mondiale per l'escavazione e la lavorazione del marmo.
Una visita alle cave, con scenari di incomparabile bellezza dove l'uomo ha profondamente inciso la montagna, offre la possibilità di conoscere e approfondire le tecniche di escavazione dell' “Oro bianco” delle Apuane.
Ma il fascino di queste montagne va al di là del marmo: l'intero Parco delle Apuane offre la possibilità di escursioni, anche guidate, a piedi e a cavallo per raggiungere punti di grande effetto panoramico come Campocecina, o di grande interesse naturalistico come l'orto botanico di Pian della Fioba.
A Carrara, Fossola, (Stadio), il Museo del Marmo riserva ai propri visitatori una documentazione sulla storia dell'escavazione e della lavorazione del marmo nel corso dei secoli di grandissimo interesse, proponendo pezzi e documenti di valore eccezionale.
Nel centro storico della città, oltre al Duomo Romanico e all'Accademia di Belle Arti (ospitata nell'antica Rocca Malaspina) è possibile visitare Piazza Alberìca, una piazza che disegna, col suo selciato in conci di marmo bianco e pietra Macigno, lo stemma della città, costituendo un
esempio di spazio pubblico unico nel suo genere. Nella vicina città di Massa i visitatori saranno accolti dallo storico castello Malaspina; con brevi escursioni si possono visitare anche i castelli della Lunigiana,ben noti per la loro ricchezza di memorie storiche e le valli della Garfagnana
Una permanenza a Carrara offre la possibilità di conoscere tutta la Toscana, una terra dalle grandi tradizioni storiche e culturali, ricca come poche altre di tesori d'arte ed eccezionali testimonianze del lavoro e della presenza dell'uomo: brevi tragitti autostradali permettono di
raggiungere città ricchissime di storia quali Lucca, Pisa, Firenze o Siena.
La vivacità mondana del litorale versiliese  non deve poi far dimenticare la bellissima cittadina di Pietrasanta, dove oltre alle famose statue di Botero sarà possibile visitare il museo dei Bozzetti, così come le fonderie artistiche. Facilmente raggiungibile da Carrara è poi la costa ligure con i suoi emozionanti borghi di pescatori, Lerici, Porto Venere e le Cinque Terre.

Prossime manifestazioni fieristiche, organizzate da Carrarafiere s.r.l.

10/11/12/13  ottobre  2014  
4x4 FEST  :
diverse manifestazioni di  Motori con potenze esagerate, Fuoristrada in assoluta sicurezza, 2° Camel Trophy, Bike Trial, Vincitori Instagram Challange 4x4 Fest.
Ma ahimé, questa manifestazione, alla presente pubblicazione, è ormai avvenuta.
Con molto successo di pubblico e partecipanti !

18/19 ottobre 2014
BIMBI  IN FESTA          Primo salone dedicato al  mondo dei  bambini.

30  ottobre / 2  novembre  2014  
FESTIVAL  DELL’ORIENTE       5° Festival  dell’Oriente e Arti  Marziali.

21/23  novembre  2014   
MONDOCACCIA      4°  Salone della caccia tradizionale e sostenibile.

21/23  novembre  2014  
MONPESCA        5° Salone delle attrezzature ed  equipaggiamento per la pesca
Professionale, sportiva ed amatoriale e delle produzioni ittiche nazionali.

4  gennaio 2015
ENCI = Mostra canina Esposizione amici a quattro zampe.

22/25  gennaio  2015  
TOUR.IT       13° Salone del turismo itinerante e sostenibile.

4/6  febbraio 2015
COMPOTEC 7^ Rassegna Internaz. Componenti e Tecnologie correlate.

4/6  febbraio  2015 13^ Rassegna Internazionale Tecnologie, Subfornitura e   SEATEC   Design per imbarcazioni, Yacht e   Navi.
14/15  febbraio  2015   
EXPO ELETTRONICA   Fiera dell’Elettronica professionale e  di consumo.

22/26   febbraio  2015
TIRRENO  CT       35^ Mostra Convegno Tirreno C.T. e  Ospitalità Italia.  
con  BALNEARIA 16^ Salone Professionale delle attrezzature balneari.

11/12  aprile  2015
VIVA  LA  TERRA  ! 2° Salone Agricoltura, Orti, Giardini, Vita in Fattoria.

24 aprile / 3 maggio  2015  
TUTTO  CASA 33^ Tuttocasa Mostra dell’arredamento per la casa.

30 maggio / 2 giugno  2015
CARRARA  SHOW Festival dei giochi e del fumetto.
Crediti
Lucio Benassi Carrara, 18 ottobre 2014
Bibliografia :
Note
Privacy e diritti d' autore
http://www.immcarrara.com/it/IMM/studi/studi.asp
http://www.carrarafiere.com/it/index.asp
http://www.immcarrara.com/it/IMM/societa/amministrazione-1.aspdove ci si può collegare con lo STATUTO, (sistema PDF),
depositato presso il Notaio Gino Carozzi di Carrara in data
30 gennaio 1978, repertorio n. 147.678 e registrato a Carrara
il 6 settembre 1978 al n.281, vol. 173.
Agorà, Comune di Carrara, maggio 2006.
La Nazione del 16 luglio 1978
La Nazione del 20 luglio 1978
La Nazione del 19 settembre 1978
La Nazione del 12 dicembre 1978
La Nazione nei giorni 23 e 24 giugno 1979
La Nazione del 24 novembre 1979
La Nazione del 25 novembre 1979
Il Tirreno del 30 aprile 1980
Il Tirreno del 9 maggio 1980
Il Tirreno del 19 maggio 1980
Il Tirreno del 24 maggio 1980
La Nazione del 31 maggio 1980
Il Tirreno del  31 maggio 1980
La Gazzetta di Parma del 1 giugno 1980
Il Tirreno del 1 giugno 1980  (Aldo Muracchioli)
Gabbiola del  10 giugno 1980  (Manrico Viti)
I 150 anni della Camera di Commercio di Massa-Carrara 1862-2012,
di Boggi, Canali, Magnani, Ind.Grafiche della Pacini Editore SpA, Ospedaletti
prov. Pisa, 2012

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