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Storia dei Nuovi Cantieri Apuania

STORIA
CANTIERE NAVALE APUANIA - Storia dell'Industria Cantieristica
Il cantiere è stato impiantato nel 1600 a Limite sull'Arno ed è stato per tutto il XIX secolo e nei primi del novecento uno dei più rinomati d'Italia, trasferendosi in seguito nel centro di Viareggio, presso il Cantiere Picchiotti ch'è uno stabilimento di costruzioni navali di antichissime tradizioni con sede nel cuore di Viareggio.
Trasferito a Marina di Carrara, anche buona parte del personale, utilizzano quei giovani che avevano imparato a lavorare nei cantieri viareggini. La prima costruzione fu un navicello denominato "Giulia", al quale seguirono bragozzi ordinati dai pescatori di Bocca di Magra, poi un brigantino di nome "Emma" (forse il più bel bastimento della marina velica  italiana), commissionato da Filippo Polacci di Forte dei Marmi. Il brigantino Emma fu la più bella costruzione del viareggino Natino Celi, portato a Marina da Picchiotti.
Ma gli affari dei fratelli Picchiotti non diedero gli introiti sperati, per cui vendettero al Gruppo Ligure, che aveva chiamato la società Cantiere Lampo, benché le costruzioni in legno fossero già in declino. Per giunta un temporale scaricò fulmini sul cantiere, e persero la vita due lavoratori con decine di feriti e danni agli scafi provocati dagli incendi. Ma i disastri non erano finiti: la zona del cantiere fu colpita da una improvvisa  azione erosiva della spiaggia per la quale i natanti dopo una ventina di giorni si trovarono sulla battigia. Quindi una violenta mareggiata portò il mare al centro degli scafi, demolendo puntelli e taccate, rovescindo  le chiglie di tre delle quattro in costruzione. Dopo questi disastri il cantiere cessò ogni attività. Si riprese con l’ing.Amilcare Dal Pino, proprietario con i fratelli Menconi di un nuovo cantiere nei pressi del vicino bagno Umbertino, che disponeva di vaste aree di terreno, ma non bastarono a far ripendere le attività.
La trasformazione ebbe inizio con la costruzione della Zona Industriale Apuana, (Z.I.A) - (vedi alla rubrica: STORIA sul web, oppure https://www.carraraonline.com/zona-industiale-apuana-1938-2014.html ) - e la Soc. Macchi di Varese subentrò all’ing.Dal Pino. Furono costruite, durante l’ultima guerra, due navi in legno ed erano quasi pronte per il varo, quando i germanici delle SS,  nel 1945, per spregio le incendiarono. Solo nel dopoguerra il Cantiere fra alterne vicende, raggiunse, per il valore dei suoi tecnici e con le maestranze altamente qualificate garantite dall’intervento dello Stato, una tale attrezzatura da essere qualificati fra i migliori impianti cantieristici d’Italia.
*Quando il Cantiere era proprietà del gruppo Aermacchi, si chiamava C.N.A.S.A, e costruiva navi ancora con le vecchie metodologie degli anni quaranta, assemblandole pezzo per pezzo sugli “scali” enormi scivoli in cemento armato da dove poi erano varate. Questa gestione entrò in crisi nel 1973, con la chiusura del Cantiere, che solo grazie alla lotta dei suoi dipendenti, che comportò più di un anno di occupazione permanente, con scarsissime risorse economiche, ma che poté usufruire della solidarietà, e della generosità di tutta la Cittadinanza di Marina. Riuscì a risorgere, ottenendo di passare sotto la gestione della finanziaria di Stato che allora si chiamava G.E.P.I. Il Cantiere fu chiamato Nuovi Cantieri Apuania, e interamente ristrutturato. Fu costruito un grande bacino di carenaggio, e si dotò di un’enorme gru a carroponte, in grado di sollevare 200 tonnellate, al tempo un vero record. Fu costruita anche una banchina di allestimento, dove le navi potevano essere completamente finite, senza bisogno, come un tempo, di spostarle in altri Cantieri. Ma soprattutto cambiò radicalmente il modo di costruirle, assemblando in terra le parti di una nave in enormi pezzi detti “blocchi” per poi con l’ausilio del gigantesco carroponte portati in bacino per il montaggio. Si cominciarono a costruire navi di tutte le tipologie, dalle sofisticate gasiere, capaci di trasportare gas liquefatto alla temperatura di -160°, a super yacht sfarzosi, a traghetti Ro-Ro, dalle innovative petroliere a doppio scafo, per arrivare alle gigantesche navi del Gruppo Grimaldi. Negli anni novanta impiegava, tra dipendenti propri, e indotto, quasi duemila persone, ed era considerato il miglior cantiere della costa tirrenica, per professionalità delle maestranze, affidabilità nelle consegne, e velocità di esecuzione delle commesse. La crisi mondiale del settore, e la concorrenza dei cantieri asiatici, hanno poi segnato il suo lento declino, che lo ha portato a essere venduto a questo nuovo gruppo, che produce soprattutto yacht*.
All' inizio degli anni novanta il cantiere Picchiotti di Marina, è stato acquisito dal gruppo Perini Navi che ne ha assorbito tradizioni ed esperienze.  Nel 1987,  la Perini Navi aveva la sede a Viareggio, ma con il trasferimento a Marina di Carrara furono chiamati Nuovi Cantieri Apuania ed  occupavano direttamente 150  lavoratori, e quasi il doppio attraverso l'indotto.
La Perini Navi è un cantiere navale Italiano, leader  mondiale nella progettazione e produzione di yachts a vela,  di lusso, fondato nei primi anni ottanta da Fabio Perini, e risultava l'unico cantiere navale al mondo che disegna, sviluppa e produce autonomamente i propri yachts.
Nel Cantiere, la vertenza cresce di intensità. Proseguono scioperi e blocco del varo della "Grimaldi". Manifestazione improvvisata degli operai per tenere alta l'attenzione sul polo produttivo marinello. Il 2 ottobre 2009 si inasprisce la vertenza  Nca. In mattinata gli operai decidono uno sciopero improvviso di due ore paralizzando il viale Colombo dalle ore 9 alle 11. Pesanti i disagi per il traffico, vista anche la concomitanza del mercato. L’iniziativa serve a tenere alta l’attenzione sui cantieri il cui futuro è sempre più nero. Restano attive tutte le altre forme di protesta, come il blocco della nave "Grimaldi", e Manuele Peselli, coordinatore della Rsu, annuncia per il giorno successivo,  altre due ore di sciopero sempre dalle 9 alle 11. Intanto il prefetto Giuseppe Merendino, il giorno prima, in mattinata, aveva  fatto il punto della situazione al tavolo provinciale, presente il sindaco Angelo Zubbani ed alla luce delle recenti agitazioni, riceverà in mattinata sindacati e Rsu.   Il «tutti a casa» sta diventando un’ ipotesi sempre più verosimile e, con questi chiari di luna, l’alternativa alla chiusura totale è solo il colpo di mannaia sulle maestranze, una partnership privata e la grande nautica da diporto. Soluzioni impopolari e sempre temute come il fumo negli occhi dalle tute blu di viale Colombo, ma che alla luce dei recenti giri di giostra sembrano l’unica via per uscire dal tunnel. L’ipotesi più accreditata rimane che a Roma si punti a un’eventuale partnership con uno o più privati che nel cantiere marinello potrebbero continuare la produzione, ma in mega yacht dai 50 ai 120 metri. Adesso l’alternativa non è più pubblico o privato, ma chiusura o privato, il che permetterebbe a 130 persone su 200 di mantenere il posto di lavoro.
Negli anni successivi, cominciano le divergenze sindacali e l' 11 novembre 2009 nei Nuovi Cantieri Apuania è tutto da rifare: è saltato il tavolo romano che avrebbe dovuto definire il nuovo assetto societario dei NCA.  La piattaforma presentata dal Governo è stata rifiutata dai sindacati che, pur con dei distinguo fra quanti tra Cisl e Uil, si erano dimostrati più disponibili a verificare le proposte del ministero, e quanti hanno avuto atteggiamento oltranzista sul pubblico a tutti i costi, la Cgil, hanno respinto la formula finale. Dopo un incontro fiume al ministero, la piattaforma proposta dai vertici del ministero allo Sviluppo economico, il direttore generale Andrea Bianchi, il capo della segreteria  tecnica Claudio Nardone e Giampietro Castano, è stata rispedita al mittente con l’impegno a un nuovo incontro il prossimo 25 novembre in cui il ministro Claudio Scajola dovrà sciogliere il nodo di una partecipazione completamente pubblica.
«L’attuale linea sindacale — spiegano autorevoli esponenti della cantieristica nazionale — porta Nca alla chiusura. Se è tramontata l’ipotesi di Fincantieri, lo stesso vale per Fintecna (la finanziaria del ministero del Tesoro) che non potrà mai ripianare le perdite, perché lo impone l'Europa da Bruxelles. Anche nel resto del continente stanno chiudendo i cantieri polacchi e  quelli croati a dimostrazione che non è una impotesi tutta italiana. I privati che si erano interessati a Nca stanno guardando altrove: Palumbo ha già acquistato a Malta.  Rimane ancora in piedi l’ipotesi di Mariotti che ha sempre dimostrato interesse, chiedendo la riduzione del 35 per cento delle maestranze. E’ rimasta l’unica chance seria: speriamo che in viale Colombo si riesca a cogliere l’opportunità».
Così il documento proposto prevedeva la ricapitalizzazione di 5 milioni da siglare entro il 19 novembre, garanzie per il mantenimento della navalmeccanica, l’impegno di Governo, Regione ed enti locali nel verificare le opportunità delle commesse, una partecipazione azionaria minoritaria di Governo e Regione dentro Nca, e l’impegno dello Stato e della Regione a individuare un socio o pubblico o privato con un serio piano industriale. In cambio di questo i lavoratori avrebbero dovuto varare la nave Grimaldi, adesso ostaggio delle maestranze. I sindacati hanno chiesto che dal protocollo sparisse l’opzione del privato: richiesta non accolta che ha mandato il tavolo a gambe all’aria e rispedito il plico al ministro che dovrà pronunciarsi in prima persona entro il 25.
Infatti al tavolo erano presenti, per le istituzioni, oltre il governatore toscano di allora  Claudio Martini, il presidente della Provincia Osvaldo Angeli, i sindaci Angelo Zubbani e Roberto Pucci e  tutte le delegazioni sindacali e di categoria nazionali e locali.  Per i Nca il presidente Bruno Pisaturo e l’amministratore delegato (per il periodo 2011-2013), Luigi Mor che ha ricordato l’importanza del varo, in vista della visita per la prossima settimana della delegazione danese, committente di nuove navi. Se l’azienda ha dimostrato l’intenzione di non procedere al varo con la forza, tuttavia ha fatto leva sulla responsabilità delle maestranze chiedendo di liberare la nave per accaparrarsi la commessa danese in cambio della capitalizzazione del 19. In mattinata, quindi assemblea in cantiere dove i lavoratori saranno chiamati a sciogliere il nodo del varo.
La posizione del territorio è quella di un azionariato pubblico — ha dichiarato il sindaco Angelo Zubbani . Dopo che il Governo ha per 14 mesi tentato di privatizzare, a oggi vedo difficile nel panorama privato qualcuno che venga a fare squadra con un progetto industriale serio. Tuttavia rispetto al processo di privatizzazione secco adesso ci sono delle opzioni. Aspettiamo cosa dirà il ministro". "E’ importante — ha dichiarato Andrea Figaia, segretario provinciale della Cisl — trovare un armistizio. Bisogna lavorare per trovare punto di incontro con il Governo". Intanto precede il tavolo nazionale sulla cantieristica dove sono in ballo i carichi di lavoro. Anche nell’incontro di ieri il Governo ha ricordato come possibili commesse il rinnovo della flotta Toremar, passata dallo Stato alla Regione Toscana, gli interventi statali su piattaforme petrolifere e  marina militare, settore che potrebbe costituire linfa vitale per Nca. Infine la soluzione delle commesse danesi.
Sono stati  poi particolarmente caldi ed agitati i rapporti tra lavoratori e proprietà, per la vertenza che ha interessato il grande cantiere navale. Per settimane, dal 24 settembre 2012,  in cui lo storico stabilimento si è fermato per lo sciopero dei dipendenti che lamentavano ai vertici dell’azienda la mancanza di azioni industriali future, e quindi all’arrivo di nuove commesse.
La Società per il triennio 2011÷2013 ha confermando alla presidenza l’Avvocato Bruno Pisaturo, Amministratore delegato l’Ingegnere Luigi Mor  e consigliere l’Ingegnere Patrizio Sarti. L’assemblea ha inoltre deliberato la ricostituzione del capitale sociale all’importo di Euro 14,5 milioni.  E stato preso atto delle difficoltà del settore navalmeccanico che incide sui Cantieri Navali Apuania; ricerca di un partner privato e di soluzioni industriali alternative ma coerenti con la vocazione produttiva dell'area.
La Nuovi Cantieri Apuania, costituita negli anni 70 a seguito della ristrutturazione di un cantiere nato nel 1941 (quello della allora proprietà dell’ing.Amilcare Dal Pino e fratelli Menconi), è attiva nel settore della costruzione navale e, in particolare, nella realizzazione di navi commerciali.
La Società è controllata da:
- Investire partecipazioni S.p.A. – 90,55%
- Invitalia – 9,45%
La sede legale e il cantiere navale sono situati in Viale C. Colombo, 4  - Marina di Carrara (MS).  Il sito produttivo nel quale si svolge l’attività si estende su di una superficie totale di 65.000 mq., con un bacino di costruzione e carenaggio delle dimensioni di 200 x 35 x 6 metri. I Nuovi Cantieri Apuania durante gli anni ha visto focalizzarsi sempre più la propria produzione nella costruzione di navi a componente passeggeri come Cruise Ferries, Ro-Ro, Yacths, mantenendo talvolta la propria presenza nel settore delle gasiere e delle chimichiere.
Lo stile italiano, l’alta qualità del progetto e del prodotto hanno consentito, anche negli anni recenti, il conferimento di significativi attestati alle navi realizzate a Marina di Carrara.
Nell’aprile del 2012 il NCA ha rischiato la chiusura, se non ci saranno offerte di un nuovo acquirente.  E’ quanto è emerso dall’incontro tra i lavoratori e  quasi il doppio attraverso l’indotto, ora denominati "The Italian Sea Group", e tra i sindacati e le istituzioni locali con il ministero dello sviluppo economico a Roma. Anche il sindaco di Carrara, Angelo Zubbani, dichiara che la situazione è critica.
Il Porto di Carrara ospita uno dei cantieri italiani all'avanguardia nella realizzazione di navi di alto livello tecnologico, veri e propri gioielli della cantieristica mondiale. Con i suoi addetti interni ed esterni il cantiere realizza navi traghetto - passeggeri  lunghe circa 200 metri, tra le quali le ultime sono state "La Superba", "Majestic", "Splendor", "Excellent". Vengono inoltre realizzate navi per il trasporto di prodotti chimici e gassosi.
"Si chiama Cacos V, il super yacht di 40 metri, varato nel maggio 2013 dai Nuovi Cantieri Apuania di Carrara, acquisiti da Admiral Tecnomar dell’ Italian Sea Group, che annuncia: è stato riconosciuto come lo yacht più silenzioso al mondo secondo la certificazione del Registro Italiano Navale. • 23/09/2013".  ( da Il Tirreno il 24 settembre 2013)  
Il  Porto di Carrara SpA, è fornito di una eccellente dotazione di mezzi ed attrezzature per una affidabile, sicura e veloce movimentazione di tutti i tipi di merci, nella più completa sicurezza.  E' possibile contare sulla potenza e sulla versatilità di oltre 25 mezzi di sollevamento da 70-120 tonnellate, 138 mafitrailer, 3 nastri trasportatori e innumerevoli altri mezzi,  sotto elencati.  Le attrezzature sono idonee al sollevamento ed alla movimentazione di qualsiasi merce e molte di esse sono realizzate nelle attrezzate  officine portuali :
12 grues mobili portuali da 70 / 120 tonnellate
1 gru su binario a braccia variabile da 35 tonnellate
13 grues cingolate da 30 tonnellate, e nastri trasportatori
5 grues gommate da 15 / 40 tonnellate
4 caricatori a nastro da 500 / 800 tonnellate / ora
11 pale meccaniche
6 trattori portuali
11 autocarri
138  Mafi Trailer
A Roma, il 21 dicembre 2012,  passa da Invitalia a Tecnomar la totalità delle azioni dei Nuovi Cantieri Apuania (Nca) di Marina di Carrara. L'accordo, approvato dal Ministero dello Sviluppo economico, che ha già ottenuto il consenso dei sindacati, è stato firmato in mattinata, nella sede di Invitalia, alla presenza del Sottosegretario allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti, dall'Amministratore Delegato dell'Agenzia, Domenico Arcuri e da Giovanni Costantino, Presidente di TYG, la capogruppo che ha al suo interno Tecnomar. La società si è impegnata per un contestuale aumento di capitale di 3,75 milioni di euro e a garantire l'occupazione degli attuali 146 dipendenti per i prossimi 5 anni, inoltre impegna Invitalia con una partecipazione economica di 8 milioni di euro. La Tecnomar intende trasformare i Nuovi Cantieri Apuania in un centro di eccellenza della navalmeccanica, specializzato nella costruzione e nel refitting di grandi imbarcazioni a  motore, di yachts a vela e di navi  mercantili hi-tech.
''La nostra piena soddisfazione - ha detto Domenico Arcuri, AD di Invitalia - è di aver garantito per intero il mantenimento dei livelli occupazionali, di aver salvaguardato e assicurato il rilancio di un'azienda leader nella cantieristica e di aver trovato, come nuovo proprietario, un gruppo italiano, operante nello stesso settore.  Ringrazio i Presidenti della Regione e della Provincia e i sindaci di Massa e di Carrara che ci hanno affiancato e sostenuto per il raggiungimento di un obiettivo che, in questi anni, è stato spesso giudicato impossibile''.
Alla NCA sorge un nuovo capannone, una sorta di “hangar”, di 132 metri, largo 48 e alto 24 metri, per la costruzione di megayacht, in contemporanea di due commesse e varati direttamente dall’interno dell’hangar. Hanno già tutte le autorizzazioni. Sarà realizzato,  questo capannone, in lamiera microforata color bronzo e sulla facciata si apriranno grandi finestroni in color acqua marina. Nuovo progetto del gruppo Admiral Technomar (ha ottenuto già il via libera della Soprintendenza).  Attualmente terminato il nuovo "hangar" che è  operante.
Mentre il 18 settembre 2012  la Tecnomar dichiara che l' operazione «Apuania»  servirà per garantirsi uno sbocco sul mare per nove nuove commesse già firmate e concretizzare un ambizioso progetto di rilancio del settore della nautica. Ma soprattutto assicura l’assunzione di tutti i dipendenti di Nca, con la promessa di mantere i 400 lavoratori dell’indotto e addirittura ampliare l’organico dei cantieri al più presto. Un libro dei sogni che se si avverasse potrebbe costituire l’occasione non solo per il rilancio dei Nuovi Cantieri Apuania, ma dell’intero territorio, sapendo che la Tecnomar è della Regione Toscana.
Il 2 febbraio 2013, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha assicurato che per i NCA ci sarà un futuro nel settore navalmeccanico, mentre si farà la ricapitolizzazione, com'è avvenuto: nel 2012 c'era la Admiral Tecnomar di Giovanni Costantino (genero di Giorgetto Giugiaro che nel 2009 rilevò la maggioranza delle azioni, mentre nel gennaio del 2013 subentrò la The Italian Sea Group che sarà strattturata in tre poli: Admiral Tecnomar (yachting di lusso e vela), NCA (navalmeccanica ad alto valore tecnologico), e NCA Refit (per il refitting di grandi navi e yachts). Admiral Tecnomar ha reso noto anche il piano industriale del nuovo gruppo, che consentirà di confermare per i prossimi due anni gli attuali dipendenti.
Sono arrivati nel porto di Marina di Carrara nel pomeriggio di lunedì 7 aprile 2014, provenienti da Livorno, i primi cassoni galleggianti, parallelepipedi alti circa venti metri e larghi dieci, con cavi di metallo che serviranno per l'aggancio ed  il sostegno dello scafo della "Costa Concordia" naufragata all'isola del Giglio. In attesa di essere rispediti al Giglio, saranno sottoposti a operazioni di controllo e rifinitura nei Nuovi Cantieri Apuania, che ha il proprio bacino di carenaggio all'interno del Porto di Carrara SpA: tali cassoni sono 18, sui 15 complessivi per fiancata dal progetto e sono d'acciaio realizzati da Fincantieri, che consentirenno il galleggiamento della nave. 13 di questi sono destinati alla fiancata destra del relitto della "Concordia" (fiancata colassata dopo il prolungato contatto con la scogliera, e destinati a riequilibrarla) e 4 destinati alla fiancata sinistra, mentre 11 sono già stati saldati prima delle operazioni di rotazione della nave colassata in aggiunta a quelli già posizionati, e questa circostanza permetterà in qualche modo anche ai nostri Cantieri di entrare nella grande operazione di recupero della Costa Concordia, contrariamente a quanto in precedenza sfumata, prima dell' accordo con Admiral Tecnomar e il gruppo di Giovanni Costantino, ed entro la fine di maggio, i cassoni ripartiranno per il Giglio, dopo le non ancora chiarite quali rifiniture verranno effettuate dalla professionalità dei Nuovi Cantieri. Il 24 aprile 2014, ci informano che un progetto segreto  è destinato a cambiare ulteriormente il volto del cantiere di Marina: l'idea di allestire all'interno della palazzina di viale C.Colombo, camere a cinque stelle  per gli armatori, al posto dei vecchi uffici,  che hanno traslocato nel corpo centrale, la creazione di alcune suite (il numero non è stato ancora definito ma dovrebbero essere almeno cinque) da destinare agli armatori durante le loro visite a Marina,  ospiti del Cantiere, per farli sentire come a casa propria, con arredamenti che dovrebbero riprodurre proprio le cabine dei mega yachts. In sostanza chi acquisterà un’imbarcazione da diporto prodotta a Nca potrà godersi in anteprima gli agi e il comfort della propria cabina,  mentre per i dipendenti, nel locali della ex mensa, sarebbe in programma una super palestra super attrezzata con spogliatoi e docce, ovvero un centro fitness di ultima generazione  (nella palazzina che confina con il Club Nautico). Insomma un tentativo di rendere più confortevole e a misura d’uomo il luogo di lavoro e un progetto che dovrebbe essere realizzato in tempi stretti.  Progetto davvero rivoluzionario, ma anche abbastanza utopistico, come mi precisa Marco Andreoni (studio di Architettura, a Carrara in via Rosselli). Il progetto del "restayling" (ovvero, la dovuta ristrutturazione) dei Nuovi Cantieri Apuania è opera dell'architetto Gianmarco Camparino di Torino e  lo studio di architettura in Carrara di Andreoni sarebbero gli operatori in loco.
Il 28 aprile 2014 ci annunciano la presentazione di due grandi yacht realizzati  nei Cantieri Apuania, destinati ad armatori russi, uno di 52 e l'altro di 55 metri: si tratta di due gioielli del mare, che il presidente Giovanni Costantino ha definito unici per le caratteristiche innovative, un primato per l'Italia e per il mondo intero: sono in alluminio con propulsione ibrida a  carburante ed elettrica, frutto di una progettualità che si è avvalsa di super esperti in Europa, nel design, nell'ingegneria navale, nell'impiantistica e nella tecnologia. I due yachts verranno completati a breve: altri quattro progetti sono in corso di realizzazione nel cantiere dove sta per essere firmata una quinta commessa.
Lungo il viale C.Colombo a Marina, nello spazio antistante le mura perimetrali del Cantiere Navale, esistono da tempo parcheggi pubblici, in verità abbastanza malmessi, utilizzabili da tutti, sia dai lavoratori Nca sia da qualsiasi automobilista, ma poiché il Comune non ha rinnovato la concessione, l'ha concessa alla Admiral Tecnomar che ha provveduto a far dipingere gli spazi di giallo, che convenzionalmente stanno a significare parcheggi non  più pubblici ma privati. Il Circolo del partito di Rifondazione Comunista “Maggiani” di Marina conclude che è fuori di dubbio e  daremo mandato al nostro gruppo consiliare di attivarsi  per fare in modo che la concessione ritorni in mano pubblica. Restano distanti le posizioni tra proprietà e Rsu di Nca. L’incontro al Ministero dello Sviluppo si è concluso con una fumata nera: le Rsu confermano le accuse alla gestione e annunciano un’assemblea dei lavoratori per la prossima settimana. Intanto la proprietà annuncia l’acquisizione di 5 commesse e dà l’ultimatum: di qui a 15 giorni partiranno corsi di formazione e  il nuovo contratto integrativo, con o senza il consenso dei sindacati. Per il sindaco Angelo Zubbani il tavolo al Ministero non serve più: «Mi offro di aiutare le parti a ritrovare il dialogo, sono sicuro che i margini ci sono».
Non si allenta la tensione tra Rsu e proprietà dei Nuovi Cantieri Apuania. Nel corso dell’incontro, le Rsu di Nca, hanno ribadito le obiezioni sollevate  alla nuova gestione, accusata di ricorrere in modo eccessivo alle ditte appaltatrici e di non aver ancora organizzato le linee produttive targate “Nca”, cosa che - secondo i rappresentanti dei lavoratori -ostacolerebbe il riassorbimento dei dipendenti diretti del cantiere
L'azienda, dal canto suo, ribadisce che il lavoro fatto finora e la volontà di investire sul sito marinello, l' ha dichiarato l’amministratore delegato di Nca Stefano Pacciani, leggendo una nota del presidente Giovanni Costantino.
Posizioni dunque quanto mai distanti su cui si è offerto di “lavorare” il sindaco di Carrara: premesso che «non mi è piaciuto il riferimento alle misure risolutive fatte  dal presidente – ha dichiarato Zubbani – non posso non recepire il grido di allarme di un imprenditore che sta investendo tanto e che ha tempi contingentati».  Zubbani ribadisce: serve il consenso delle parti. Secondo il primo cittadino, «anche Costantino deve capire che alcuni passaggi devono essere completati con il consenso delle parti - e  si dice pronto ad analizzare  -  meriti e colpe delle due parti e a ricucire il filo del dialogo, sempre che gliene sia data l’occasione».  
Ultima "chance", della proprietà NCA, l'ha riservata al presidente Giovanni Costantini, il 28 aprile 2014 nella mattinata, con la presentazione alle autorità dei due mega yacht da "mille e una notte", come sopra annunciati, radunate nei caponnoni dell'azianda navalmeccanica di Marina, nel corso di una cerimonia culminata con la tradizionale beneaugurante saldatura di una sterlina d'oro su ciascuna delle due chiglie. La loro navigazione è transoceanica. C'è stata anche la benedizione dei due scafi, in forma privata, con rito ortodosso. Erano presenti i due armatori, il cui nome è rimasto "top secret",  un russo ed un kazakistano. Dopo averne spiegato le caratteristiche tecniche, Costantino precisava che si sono confrontati con i tedeschi  per la propulsione, con gli olandesi per l'ingegneria navale, con i norvegesi per gli impianti di trasmissione, con i francesi per i controlli elettronici, con gli austriaci per le carene e  con i russi per il design esterno (eseguito da Sergei Dobroserdov, presente alla manifestazione, che ha fatto i complimenti alle mestranze, dicendo che il nostro Cantiere è "unico a livello mondiale, specialmente per l'innovazione, e come questo non ne ha visti né in Europa né negli USA").
La partecipazione di autorità ha dato una impronta pubblica importante alla manifestazione, oltre al sindaco Angelo Zubbani ed al presidente Giovanni Costantino, erano presenti i compratori dei due yachts, stranieri, il presidente dell'associazione provinciale degli industriali  Giuseppe Baccioli, il designer russo Sergei Debroserdov, e naturalmente tutte  le mastranze dei NCA.
La nuova ristrutturazione del complesso cantieristico svolta dallo studio di architettura dell'architetto  Marco Andreoni, in corso C.Rosselli, 9/B - Carrara, si vede entrando dalla portineria di ponente, ovvero della "reception" con un nuovo "restyling" (parole inglesi che molto mi dispiacciono, ma danno una sensazione concreta di ciò che vogliamo rappresentare), con molti specchi e strutture avveniristiche, classiche e moderne, tavoli grandi e bassi, poltrone e divani enormi in stile, statue futuriste sculture antiche, (di Mauro Corda "Gran Travesti" donna in alluminio lucido, Novello Finotti "Magia"  in bronzo, Gustav Velez  "Donna d'acciaio" stilizzata, Charles Umlauf "Eva con mela" in bronzo, ed all' ingresso Herry Marinsky "Alice e la Regina Rossa", sempre in bronzo, poi copie di opere di grandi artisti, vedi la sola testa in bronzo del "David", copia dell'originale di Michelangelo Buonarroti, come pure, di Michelangelo, "il Crespuscolo" sotto le scale che portano al primo piano, in bronzo), busti moderni e antichi, quadri astratti, colonne varie e con tre receptionist al loro tavolo-scrivania sul lato di levante, con un ingresso il cui esterno  tutto in marmo, alle pareti travertino classico,  mentre sul pavimento che si estende sull'enorme atrio  interno ed alle scale interne ed esterne con lastroni doppi in marmo grigio Collemandina venato  (Villa Collemandina è un Comune nella provincia di Lucca dove si trovano le cave e  facente parte del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano), usato per interni e per esterni. Anche sulla portinea successiva, per ingresso auto, ha le stesse scale esterne, mentre all'interno del passaggio auto si vede una grande statua, oltre cinque metri,  di un animale fantastico, con lunghissime orecchie, tutto in metallo nero.  All'angolo con la via Rinchiosa l'ex deposito di lamiere matalliche del Cantiere, ora parcheggio per 150 posti, dietro il palazzo della Guardia Costiera ed il Cantiere  ha rinunciato all'uso personale, proprio per il probabile, ripeto probabile scambio, con i parcheggi esterni su viale Colombo (che sono 41)  di lato allo stabilimento, con strisce gialle (quindi privato) anche se dato in concessione al Comune di Carrara dal demanio proprietario, il quale Comune ha rinunciato alla concessione.  
Comunque le divergenze tra lavoratori e proprietà, son sempre presenti.  I primi rimproverano alla The Italian Sea Group, di assegnare lavoro a gruppi esterni benchè ci siano altrettanti  lavoratori in cassa integrazione capaci di svolgere le stesse mansioni (si tratterebbe di lavoratori rappresentanti e iscritti ai sindacati),  mentre la proprietà  conferma che sta rispettando gli impegni previsti dall’Accordo di Programma anche sul fronte del “riassorbimento” dei dipendenti Nca.  Non solo: la speranza di tutti è che con la nuova gestione e gli investimenti, si possano creare anche posti di lavoro nuovi. A dicembre 2013 è stato eletto il nuovo segretario provinciale, si tratta di Giulio Marchi, RSU nei Nuovi Cantieri Apuania: «Lavoreremo tutti insieme per affrontare concretamente i problemi del nostro territorio, partendo dal lavoro, dal sociale e dalla sanità» ha dichiarato il neo-segretario.
La solita diatriba senza  conclusioni concrete, o no?
Lucio Benassi  Carrara, 2 maggio 2014
Crediti

Bibliografia
- http://static.panoramio.com/photos/large/58485680.jpg (foto da Internet)
- http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2014/04/24/news/a-nca-suite-a-5-stelle-e-un-centro-,fitness-1.9102820
- http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2014/04/08/news/concordia-arrivati-i-primi-due-cassoni-nel-porto-di-marina-1.9010144
- http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2014/04/24/news/nca-suite-di-lusso-e-centro-fitness1.9095859
- Il Tirreno il 24 settembre 2013
- Cristina Lorenzi, Matteo Bernabè
- Cinzia Chiappini- Cinzia Carpita
- http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2013/11/19/news/nca-entro-febbraio-pronto-il-capannone-per-i-mega-yacht-1.81437
- Le foto  scattate alla manifestazione di presentazione dei due yachts, del 28 aprile 2014, sono di Cuffaro per il "Tirreno".
Note

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