Il regalo più prezioso, per i bambini che facevano la prima comunione negli anni cinquanta e sessanta, era certamente l’orologio da polso. Per fare quest’ambitissimo regalo, se non vi era un congiunto “ricco,” che provvedeva da solo, si ricorreva alla colletta tra i parenti più stretti, qualche volta, pur di non sfigurare, firmando anche qualche cambialina dall’orologiaio. In quegli anni l’orologio rappresentava veramente qualcosa di prezioso ed esclusivo, tanto che quasi tutte le grandi Aziende, omaggiavano con un orologio da taschino, i loro dipendenti che andavano in pensione. L’orologio al polso, era...
Ostentare col tempo
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