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San Leonardo

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Chiesa di San Leonardo 30 settembre 2019 Frigido Massa
In questa data si ricorda la fucilazione di 159 prigionieri comuni e politici che erano detenuti nelle carceri del castello Malaspina di Massa. La fucilazione avvenne tra il 10 e il 16  settembre 1944 sul argine del fiume Frigido da parte delle SS in ritirata dopo lo sfondamento del fronte da parte degli alleati. I cadaveri  furono fatti sparire nelle fosse del Frigido ma il cappellano del carcere sfuggito al massacro, tre anni più tardi fece presente la cosa alle autorità , gli indicò il luogo preciso dove scavare e fu così che tra il 27 gennaio e il 20 marzo del 1947  le salme furono riesumate e consegnate ai famigliari.
Solo in questa triste ricorrenza il piccolo oratorio testimone silenzioso di un fatto scellerato, viene aperto al pubblico, e noi oggi siamo entrati a vedere il suo interno.
  • La chiesa di San Leonardo
La costruzione dell’edifico  fu iniziata verso il 1150 ma nella Tabula Peutingeriana del terzo secolo si cita "Ad Tabernas Frigidas", un antico insediamento romano da cui sorse la chiesa di San Leonardo al Frigido. Nel Medioevo annesso alla chiesa vi era anche l’ospedale gerosolimitano, luogo di ricovero e assistenza per viandante e pellegrini che si trovavano a passare lungo la Via Aemelia Scauri andando verso  Luni.
  • Il portale del Biduino, rubato o venduto?
Sopra la porta d’ingresso della chiesa vi era un’opera di rara bellezza, il pregevole portale in marmo del Biduino. La scultura raffigurante l’ingresso di Gesù a Gerusalemme fu scolpita nella seconda metà del XII secolo dallo sculture toscano Biduino. In un primo momento si credette che l’opera fosse stata rubata nel XIX secolo e portata in Francia ma  per anni e anni di questo fatto non si parlò più, fu come se l’opera fosse stata volutamente dimenticata, come non fosse mai esistita, fino a quando poi si scoprì un’altra realtà sconcertante. Tutt’oggi sono pochi che sanno di questo fatto e fino a poco tempo fa non si conosceva neanche l'aspetto di quest'opera d'arte , non ne avevamo neanche  una fotografia .
Ecco come andarono veramente i fatti. La chiesa negli anni era stata sconsacrata e diventata proprietà privata dell’avvocato Eugenio Giannini che nel 1880 decise di vendere il portale a due antiquari di Firenze che a loro volta lo rivendettero in Francia ai conti Benkerdoff- Shuvaroff. I Signori di Nizza nel riadattarlo alla porta della loro cappella privata lo tagliarono in diverse parti. In seguito i loro  eredi nel 1950 decisero di venderlo. Informarono la sovrintendenza ai monumenti di Milano dell'esistenza del portale e della loro intenzione ma  la sovrintendenza si guardò bene dal  prendere in considerazione la cosa. Così il portale del Biduino per tre milioni di lire volò oltreoceano acquistato dal Metropolitan Museum di New York, che oggi lo espone nella sezione The Cloisters.
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