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Vendemmia 2015

Vini e cibi da Oscar
“ VINI E MANGIARI DELLA NOSTRA TERRA … E NON SOLO”
UN’OTTIMA VENDEMMIA, UN PRELIBATO VINO NUOVO E … L’ACQUA.
Finalmente, dopo un lungo anno di attesa, abbiamo vissuto il periodo della fine della vendemmia 2015, e siamo in trepida attesa di degustare il vino nuovo.
Ma prima facciamo un passo un po’ … indietro’
Gli storici del settore affermano che le prime raccolte di uva siano datate attorno al 4000 a.C., risalendo addirittura, secondo altri, forse, addirittura al 6000 a. C. Esse sono state effettuate nelle regioni montuose del Mar Nero e del Caucaso (ora Turchia, Siria e Russia). Altri ricercatori suppongono che il primo succo, casualmente fermentato di uva selvatica, possa essere stato bevuto da qualcuno attorno all’8000-10000 a.C.
Ritornando ad oggi gli esperti hanno dichiarato sui giornali, sulle televisioni, sulle fonti d’informazione, che la vendemmia 2015 darà quantità ottima, non solo molto buona ma anche eccezionale. L’amico di sempre e grande enologo Giorgio Baccigalupi – il vero padre di molti grandi vini della zona – ci ha detto: “Vendemmia 2015 storica e di grande qualità, la più precoce degli ultimi 20 anni, sia per i vini bianchi che per i rossi. La stagione e’ stata anch’essa eccezionale con molto caldo e poca pioggia al momento giusto. Gran caldo di luglio e pioggia ad agosto”.

Pure la raccolta dell’uva, effettuata dalla mia famiglia in Caprigliola di Lunigiana, a detta di mio fratello Giovanni – che si occupa con amore e professionalità della cosa - e’ stata la migliore da molti anni, anche se, forse, non la migliore in assoluto” Lo capiremo poi. Quei vigneti sono stati caratterizzati, infatti, da giornate molto calde ma da notti abbastanza fresche, con temperature non troppo alte, che hanno contribuito fattivamente al mantenimento delle uve dei caratteristici contenuti aromatici dei nostri vini. Qualche problemino di acidità fissa – risolvibile - potrebbe riscontrarsi in zone dove anche la notte si e’ mantenuta molto calda.
Tuttavia, per aver certezze, occorrerà attendere che il vino possa essere debitamente messo in bocca, almeno a San Martino, per trarre le giuste conclusioni. Uno dei miei maestri di degustazione, un secolo fa, ci diceva spesso che le degustazioni teoriche non esistono. Ad allora attendiamo la degustazione con trepidazione.
Nel mentre il buon mosto continua la fermentazione lenta per diventare ottimo nettare di Bacco, si e’ aperta a livello internazionale una disputa sul consumo nella nostra vita quotidiana dell’ … acqua. Si! Dell’acqua.
Il giornale la Repubblica, qualche settimana fa,  ha riportato un resoconto sommario di uno Studio del dott. Aaron E. Carrol, riprendendo quanto dichiarato da questo eminente scienziato. Il dott. Aaron E. Carrol si e’ chiesto: “ E’ davvero utile mandar giu’ otto bicchieri (circa due litri) di acqua al giorno. La risposta e’ no!” Il dott. Carrol afferma che non vi sono studi scientifici da cui si possono desumere benefici dall’assunzione di acqua in grandi quantità.
Lo scienziato, che insegna pediatria all’Università dell’Indiana, ha fatto riferimento a otto bicchieri di acqua il giorno perchè a quelli si attengono le compagnie sanitarie americane e moltissimi medici.
Anche la first lady Michelle Obama e’ stata promotrice, un paio di anni fa, di una campagna che invitava i concittadini a bere più acqua.
Il dott. Carrol aggiunge che l’acqua si assume, pero’, anche dal cibo, per cui i liquidi nel corpo vi entrano, per esempio, con la frutta e quindi, secondo il suo parere, “ non e’ necessario bere quando non si ha sete solo perche’ si pensa che faccia bene”.
La suddetta teoria ha scatenato un putiferio tra i medici italiani. Essi, sebbene riconoscano sostanzialmente, che non esistono studi specifici per il poco interesse dimostrato dalle aziende del settore, tuttavia, tra gli altri, il Prof. Santoro, presidente della Società di nefrologia, afferma che vi sono fior di studi dai quali si evince che bere acqua allontana i calcoli renali.
Anche il dott. Andrea Fabbri, professore di endocrinologia all’Universita’ di Tor Vergata di Roma e coordinatore scientifico della  Fondazione acqua di Mineralacqua, afferma che bere tanta acqua fa proprio bene. Del resto – dice- siamo fatti di acqua e bisogna mantenerla soprattutto quella ricca di minerali indispensabile per i piccoli, le donne in menopausa, sportivi ed anziani. Secondo altri addirittura di acqua ne beviamo poca.
I litri d’acqua imbottigliati ogni anno dai produttori  italiani – dati La Repubblica – sono 12 milioni e mezzo. La spesa annua degli italiani per l’acqua minerale e’ pari a 35 miliardi di Euro, per un consumo pro-capite di circa 190 litri.  

Gli amici frequentatori del grazioso e storico Bar Porto, in via Firenze a Marina di Carrara, dove si consumano in allegria ottimi vini (interessante un rose’ ), sono concordi nel sostenere la tesi del dott. Carrol, anche se in fondo, in fondo dicono, per loro il problema del consumo di acqua non si pone.
“ Considerando che generalmente beviamo più di otto bicchieri di vino il giorno, continueremo a farlo con certezza perche’ ci consta che il vino sia composto dal 90% di acqua. Conseguentemente di acqua ne beviamo assai. Anzi, considerata la bontà, del resto da tutti dichiarata, del futuro vino dell’annata 2015, sicuramente e concordemente aumenteremo le dosi, con gli amici, ad un consumo di almeno bicchieri n. 10 il giorno. La vendemmia infatti, anche se e’ nata moltissimi anni fa, e se ne sono succedute veramente tante, e’ l’ultima che resta sempre la migliore. Salute”.
Con buona pace di tutti i bevitori di acqua. Ad majora …

Oscar Bernardini, vostro amico e sommelier … di lungo sorso.
Marina di Carrara 14 ottobre 2015

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