Mulazzo C. Malaspina - carraraonline.com

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Mulazzo C. Malaspina

Lunigiana castelli
Come raggiungerlo :
Uscita casello autostradale di Pontremoli e seguire le indicazioni Mulazzo
Si ritiene che il nome "Mulazzo" derivi dal nome di persona latina Munatius, attraverso un Munatianus che significava appunto terra di Munatius. In origine fu un accampamento fortificato di nascita romana atto a contrastare i ribelli Liguri Apuani. Un territorio in parte collinare che si estende sulla sponda destra della Magra e in parte su una fascia montuosa del monte Cornoviglio. In seguito fu un arroccamento difensivo  bizantino atto a respingere l’avanzamento longobardo. Dal 1164 divenne feudo imperiale della famiglia Malaspina sotto il dominio di Obizzo Malaspina e nel 1221 con  Corrado l’Antico divenne la capitale del ramo dello Spino Secco. Dalle mura di cinta fuoriesce la torre di Dante alta circa trenta metri a forma esagonale, quel reperto storico sembra ricordare il nucleo di una adiacente fortificazione pre- Malaspina. Oggi possiamo girargli attorno per mezzo di un camminamento molto carino che sfocia su di una bellissima vista sulla vallata. Dal quel punto di osservazione si notano i resti dell’acquedotto malaspiniano che portava in paese l’acqua del fiume. Continuando il percorrendo nel piccolo borgo che si snoda tra vicoli stretti, gli edifici in pietra, la piazza Dante, la piazza dedicata al condottiero Alessandro Malaspina, il relativo Palazzo e la chiesa si respira un’aria antica e ricca di storia. Dopo qualche minuto arriviamo alla Casa di Dante riconoscibile per la targa apposta sulla facciata. Nel suo interno si trova una raccolta di disegni dell’inferno di Dante e raccoglie tutte le informazioni attinenti al passaggio del Sommo Poeta in Lunigiana. La casa è visitabile previo appuntamento. Il palazzo cinquecentesco ubicato all’interno del paese ospita il Museo Archivio dei Malaspina. Il palazzo si erge sopra il colle fortificato e in gran parte il museo archivio è dedicato al più famoso dei Malaspina, Alessandro il navigatore.
Nel feudo di Mulazzo si ebbe, nei tempi antichi una curiosissima, e forse unica nella storia, forma di gestione del potere: la gestione in condominio di un feudo. Alla morte di Azzone Malaspina nel 1473 gli eredi decisero di non procedere al frazionamento dell’eredità, per non polverizzarla ulteriormente  e quindi governarono il feudo a rotazione un anno per uno.
 
Ricordiamo che nel territorio di Mulazzo (precisamente nelle frazioni di Canossa, Campoli e Groppoli) sono stati ritrovati numerosi esemplari di quelle sculture antropomorfe, realizzate a partire dall'età del rame, meglio conosciute come Statue Stele della Lunigiana.
La chiesa
La giornata piovosa e nebbiosa regalava fascino alla vallata, l’ Opel nera saliva sorgnona per la dolce collina. L’icona marmorea posta a lato della carreggiata, raffigurante San Martino a cavallo con la spada in mano, è il punto in cui dobbiamo svoltare a sinistra per raggiungere la chiesa.
La prima fonte ufficiale del sito religioso risale al 1297. L’edifico sacro costruito in ciottoli scuri ha una muratura elevata sopra il tetto atta a ospitare le campane. Questo tipo di architettura detta a vela è molto rara per le chiese della Lunigiana. Ubicata davanti al piccolo cimitero, l’interno è completamente spoglio, solo un piccolo altare trova spazio in fondo all’ultima navata, nonostante ciò quell’ambiente così austero e vuoto regala fascino e mistero.

Oratorio di San Rocco
Dopo la visita alla chiesa riprendiamo la via Roma fino all’ingresso del paese dove si trova l’oratorio di San Rocco. L’edifico ad archi e porticato probabilmente sorge sulle vecchie mura di un ospitale. Oggi la struttura è pienamente recuperata e restaurata. Su l’architrave in pietra arenaria della porta d’ingresso spicca lo stemma malaspiniano del secolo XVI.
Dante
Mulazzo, ospitò nel 1306 per conto di Franceschino Malaspina Dante Alighieri nel suo castello. Il sommo poeta oramai esule dovette i suoi guai alla battaglia di Campaldino tra senesi e fiorentini, una sorta di rivincita della battaglia di Montaperti avvenuta nel 1260. La vittoria di Campaldino portò i Guelfi a dividersi in due schieramenti, i Neri che ebbero la meglio su i Bianchi di cui Dante ne faceva parte, così Dante fu esiliato e si rifugiò in Lunigiana, proprio a Mulazzo dove ritrovò dignità e gloria. Il paese in suo onore erigerà la Torre di Dante e la Casa di Dante. Dalle mura di cinta del paese fuoriesce la torre di Dante alta circa trenta metri a forma esagonale, quel reperto storico sembra ricordare il nucleo di una adiacente fortificazione pre-Malaspina. Oggi possiamo girargli attorno per mezzo di un camminamento molto carino che sfocia su di una bellissima vista sulla vallata. Dal quel punto di osservazione si notano i resti dell’acquedotto malaspiniano che portava in paese l’acqua del fiume. Il piccolo borgo si snoda tra vicoli stretti, edifici in pietra, la piazza Dante, la piazza dedicata al condottiero Alessandro Malaspina con il relativo Palazzo e la chiesa. Dopo qualche minuto arriviamo alla Casa di Dante riconoscibile per la targa apposta sulla facciata. Nel suo interno si trova una raccolta di disegni dell’inferno di Dante e raccoglie tutte le informazioni attinenti al passaggio del Sommo Poeta in Lunigiana. La casa è visitabile previo appuntamento.
Mulazzo
Il paese dei librai
Da visitare :
Il castello e il borgo medioevale di Lusuolo [ 1700 ] – il borgo e il castello di Castevoli - le rovine del castello di Gavedo
La chiesa  di S.Apollinare a Montereggio, nella quale oggi si svolgono anche attività culturali.
L’ antica chiesa romanica di S. Martino
Enogastronomia : Torte d’ erbe salate, panigacci di castagne
Da ricordare : i paesi dei librai [ Parana e Montereggio ] da attribuire a uno di questi paesi la nascita del famoso premio letterario Bancarella.
Crediti.
Sezioni di posta – Ruggero Larco
MassaCarrara – Pievi e territorio della Provincia Cassa di Risparmio di Carrara – Wikipedia.
In questa sezione trovi
Mappa dei castelli
title=Sarzana
Borghi Medievali

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