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Alessandro Malaspina

Malaspina

Nel borgo medioevale di Mulazzo si trova il palazzo cinquecentesco ubicato all’interno del paese che ospita il Museo Archivio dei Malaspina. Il palazzo si erge sopra il colle fortificato e in gran parte il museo archivio è dedicato al più famoso dei Malaspina, Alessandro il navigatore.
Quest’ultimo si dedicò ai viaggi e alla navigazione anziché alla carriera militare. Nato nel 1754 fin da giovane mostrò interessi per l’esplorazione e a solo vent’anni entrò nella Real Marina spagnola portando a termine una delle spedizioni scientifiche più importanti tra l ‘America e l’Oceania, riportando numerose annotazioni ricche di informazioni etnografiche. Seguirono molti altri viaggi,  toccò l’Africa, Capo Horn, Buona Speranza, Lima, passò dalla Terra del Fuoco al Perù, al Messico, dove raccolse campioni botanici, prelievi e venne a contato con numerose popolazioni. Poi ancora circumnavigò la Nuova Zelanda, le Filippine, le isole Marianne, toccò le coste della Cina, insomma fu un grande navigatore accolto in Spagna con tutto il rispetto e gli onori del caso. La vicina rivoluzione francese cambiava il quadro politico internazionale e Alessandro fu condannato per aver promosso l’unione segreta di più persone con idee contrastanti il regime politico attuale e anche per le sue simpatie anarchiche. Così venne condannato a dieci anni di carcere e all’esilio, ma nonostante ciò la sua passione per i viaggi non si placò e rientrato in Lunigiana dopo poco riprese il mare. Morì a Pontremoli nel 1810 lasciandoci numerosi appunti di viaggio e carte nautiche oggi conservate  in questo museo.
Purtroppo di questo Capitano scomodo hanno insabbiato molte cose, ma nonostante ciò sarà sempre ricordato, perché in Alaska un ghiacciaio è dedicato a lui, così come il Centro di Ricerca di Vancouver per la navigazione.
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