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Chiesa di S. Ceccardo

Chiese > Carrara
La chiesa è quella di San Ceccardo ad Acquas, nella località omonima, dopo la Fabbrica e prima della salita di San Ceccardo. La fonte è laterale all'oratorio (oratorio verso Carrara città, mentre la fonte e nella porta successiva verso Marina, provvista oltre alla porta di vetro anche di un cancello a grata di ferro, che quando è chiusa la chiesa si può osservare la fonte, che getta l'acqua in basso a circa un 80/100 cm. dal pavimento, raggiungibile da tre scalini, esattamente dove avrebbe toccato il primo flotto di sangue del martire (Attualmente, anche se rinnovata recentemente, è piena di chiazze di umidità, provenienti sul retro, da uno scolo della collina retrostante, dal momento che hanno dirottato il Carrione che in precedenza scorreva con un’ansa, sul viale XX Settembre, facendo un tampone proprio sotto la facciata della chiesa che trattiene l’acqua). Quello che mi giunge nuova è la leggenda del marito di una donna che lo avrebbe decapitato: effettivamente venne decapitato e deposto, come risulta dal suo corpo senza testa sotto la mensa dell'altare, nel Duomo di Carrara, a Lui dedicato nel 1609 (il primo nella navata destra), entrando dall'ingresso laterale dedicato a San Giovanni Battista. Si trovava nel vicino sarcofago in marmo, bloccato da chiusure in ferro. Comunque ci sono diverse versioni, (più che versioni si possono dichiarare leggende), ovvero gli storici rifiutano la data del 600 ed anche che morì a seguito di un saccheggio di normanni, precisamente dal loro re Hastings, che avevano sbagliato città, credendo Luni fosse Roma. Altri (accertato che nel 600 a Luni vi era vescovo Petroaldo, citato nel concilio romano del 826, altri dichiarano vescovo in quel periodo Guarchiero).  CECCARDO (Sicheradus, clericus filius Sibaraldi), come figura nel settembre 816 e martirizzato nell’860, le cui spoglie portate a Carrara dai superstiti lunensi, dopo la distruzione della città, come sicuro ricovero: questo dicono nel loro racconto Dudone di San Quintino (nel 1015) e il monaco Paolo dell’Abbazia di Chartes (sec.XI). Altri ancora affermano che mentre cercava nelle cave blocchi di marmo per arricchire Luni di statue, costruzioni, e riparare le chiese distrutte, cattedrale compresa, col pregevole materiale carrarese, sarebbe stato decapitato da sgherri intemperanti alle esortazioni del vescovo. Comunque nella zona del Cafaggio (da Cafadium, zona destinata ai soli nobili), oltre ad avere una sede vescovile, dopo Luni, fu anche il luogo di nascita della futura Carrara, detenuta dai Vescovi, fino a che Federico II, nel 1215 gliela tolse, per odio contro il Papa, ed al soglio di San Pietro c’era Innocenzo III, fino al 1216.
Ceccardo fu da subito dichiarato Santo dal popolo per acclamazione e canonizzato da Urbano VIII nel XIV secolo, e Patrono di Carrara e del Vicariato urbano ed è solennemente festeggiata il 16 giugno (anche se Carrara ha un secondo Patrono, Sant’Andrea, a cui è dedicato il Duomo).
QUI SI TROVA IL CORPO DEL DIVO CECCARDO MARTIRE DI LUNI PER  FEDE IN CRISTO, SOTTO L’ANNO 600 ": questa scritta figura su un altare rinascimentale (chiamato “ara”, morto per la fede in Luni, la scritta è in latino antico).

Lucio Benassi
Carrara 16 giugno 2016

La Chiesa è stata consacrata nel 1823 dal primo Vescovo di Massa. Sorta su un precedente piccolo tempio costruito dal Vescovo di Luni [Mons. B.Salvago 1590 - 1631] è dedicata a S.Ceccardo. I carrarini raccontano che all'interno della Chiesetta sgorgha uno zampillo dalle virtù miracolose. Oggi è sottoposta ad opera di manutenzione [FEBBRAIO 07]

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Tra leggenda e fantasia, forse non tutti sanno del martirio di San Ceccardo

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