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Rifugio antiaereo Massa

1944 Il fronte
Dal Gennaio 1944 Massa e la piana Apuania diventano obiettivi per i bombardamenti anglo-americani: nella città il primo morto per i bombardamenti si registra 1l 27 gennaio. Il primo bombardamento con più di una vittima si registra il 27 maggio 1944 : muoiono cinque persone. Durante il mese di giugno 1944 si intensificano i bombardamenti aerei, collegati anche all’avvicinarsi della linea del fronte e ai lavori tedeschi per le costruzioni delle fortificazioni della Linea Gotica.  Nella città sono stati aperti alcuni rifugi antiaerei: Questo è quello più grande, scavato nella roccia sotto il Castello Malaspina, in una delle zone più popolose del centro storico, il rione della Martana, lungo all’incirca 500 metri  poteva contenere più di 3.000 persone. E’ stato inaugurato nel 1943, ma nel  1944 venne occupato dai soldati tedeschi  che emanarono anche un ordine di sfollamento totale dei civili dalla città, da effettuarsi entro il 15 di questo mese. La popolazione si rifugiò nelle campagne, nelle grotte, sulle montagne, nelle cave, per poi in parte ritornare in città, privata anche di quel rifugio che l avrebbe difesa dalle bombe che piovevano dal cielo.  Il 29 dicembre 1944, di prima mattina, fu bombardata l’area del fiume Frigido ( Borgo del Ponte, Capaccola, Santa Lucia, Cappuccini ) : in via Galliano ci furono almeno 18 morti, altri morti a via dei Margini, Castagnola e altri luoghi vicini, per un totale di una trentina di vittime. Nello stesso giorno fu colpita anche Marina di Massa ( 2 morti ). L’ 8 febbraio 1945 Massa venne bombardata per l’ultima volta e fu colpito il centro cittadino. Piazza Aranci, la Chiesa di S. Sebastiano, il quartiere della Martana e piazza Mercurio con oltre 10 vittime. Va ricordato che non sempre i bombardamenti avevano obiettivi strategici e militari ben definiti : in una guerra totale, terrorizzare la popolazione civile viene considerato un obiettivo da perseguire senza scrupoli. Complessivamente si calcola per cause di guerra a Massa siano deceduti decine di civili. Parecchie centinaia di civili ( 700 ) furono inoltre rastrellati, deportati in Germania dai tedeschi e destinati al lavoro coatto.
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