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Camminare nella leggenda

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leggenda tana dell' omo selvatico; località Puntato,passo croce, fociomboli, rifugio del freo, monte corchia, monte pania della croce, pizzo delle saete,

Passo Croce - Fociomboli - foce di Mosceta - Puntato - Passo Croce

Percorso:
Camminare nella leggenda [Passo Croce - Fociomboli - Foce di Mosceta - Puntato - Passo Croce]
Percorso ad anello comprendente parte dei sentieri 11 - 129 - 128 - 11/ 128 indicati con segnaletica convenzionale CAI

Come raggiungerlo:
Da Serravezza salire per la SP 9 e la SP 10 in direzione Levigliani, proseguire dritti verso Castelnuovo Garfagnana e salire al passo Croce.

Difficoltà: T Facile. Il percorso non presenta particolari difficoltà [anche se in alcuni tratti avere con noi la cartina dei sentieri delle Apuane è stato fondamentale] o tratti pericolosi, richiede forma fisica per la durata e per i dislivelli.


Percorso
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Durata: 6 ore circa a/r

Note: Punto ristoro al rifugio Del Freo (mt.1180). Tel. 0584-778007, aperto da metà giugno a metà settembre,tutti i giorni. Il resto dell'anno solo nei fine settimana e nei festivi.

Partenza


Lasciamo la macchina nella sterrata di Passo Croce (mt.1160) e saliamo per la strada marmifera fino a che troviamo una sbarra, proseguiamo alla nostra sinistra per il sentiero n. 11. Prendendo invece a destra, oltre la sbarra, si salirebbe alla cava dei Tavolini.
Passiamo sotto i torrioni occidentali del Monte Corchia con il sentiero che porta a Fociomboli (mt.1460) in circa 30 minuti di percorrenza. Successivamente raggiungiamo il rifugio Del Freo in circa 1 ora e 30 minuti. Strada facendo ammiriamo uno splendido scorcio delle Apuane. Vediamo l'Altissimo, con sotto la cava delle Cervaiole, i monti Fiocca, Macina, Sella e Sumbra, sullo sfondo il Sagro, il Grondilice e la Tambura.
Ora lasciamo la sterrata e il sentiero n. 11 che a sinistra scende e  porta al Puntato e al Monte Freddone e proseguiamo diritti per il sentiero 129 continuando per la via del retro Corchia. Poi troviamo le indicazioni Foce di Mosceta, rifugio Del Freo. Scendiamo a sinistra, il sentiero è un saliscendi in falsopiano abbastanza lungo, che s'inoltra in una giovane faggeta, lungo il percorso incontriamo i resti di un edificio molto probabilmente luogo di rifugio per i carbonai. Dopo circa un'ora di cammino la vegetazione diminuisce e, maestosa, la "Regina delle Apuane", la Pania della Croce si presenta di fronte a noi. Scendiamo in direzione del rifugio attraversando le scope fiorite, passiamo poi sotto una pineta e raggiungiamo il rifugio (mt.1180), posto ad un importante crocevia di sentieri. Dopo la sosta per il pranzo proseguiamo il nostro percorso per il sentiero n. 128 in direzione Puntato e subito troviamo una piccola fonte. La Pania e il Corchia restano alla nostra destra e ci accompagnano per un breve tratto. Il sentiero rientra in una faggeta e da lì a poco troviamo la "Tana dell'omo selvatico" (mt.1155), profondo inghiotto carsico che ha dato origine a leggende secolari. Proseguendo incontriamo ruderi di abitazioni mentre sulla nostra destra vediamo, maestoso, il Pizzo delle Saette (mt.1720) e di fronte il colle di Favilla.
Giunti ad un bivio proseguiamo dritti per il sentiero n. 128 che ora inizia a scendere e troviamo resti di diverse case abbandonate.  La presenza di alberi da frutto come noci e castagni, siepi di bosso e il terrazzamento di una parte della montagna ci fanno presumere che il luogo sia stato un tempo abitato stanzialmente. Continuiamo a scendere fino al piccolo bivio e prendiamo il sentiero 128/11 che a sinistra ci riporta a Fociomboli mentre a destra scende al colle di Favilla. Continuando a scendere troviamo altri ruderi, mentre appaiono sulla nostra sinistra il monte Freddone (mt.1487) e sulla nostra destra la pieve del colle di Favilla che fa capolino tra la fitta vegetazione.
Ora siamo in località Puntato (mt.987) splendido alpeggio sotto il monte Freddone.
La piccola chiesa , le poche case in pietra sparse per il pianoro, la vallata sottostante formano un quadro nel quale pare di essere fuori dal tempo. Proseguiamo a sinistra percorrendo un viale di faggi e siepi di bosso di incredibile bellezza e proseguiamo per il sentiero n. 11 alla nostra sinistra, lasciando il sentiero n. 128 che girando a destra porta al monte Freddone. Salendo ancora incontriamo una piccola e commovente Maestà dedicata ai caduti della montagna e poco più avanti ancora un'altra Maestà. Saliamo ancora e sulla nostra destra abbiamo un piccolo ruscello il cui suono argentino rompe il silenzio della montagna. Sotto di noi un pascolo con cavalli  è l'ultima immagine del Puntato.
Attraversiamo un piccolo guado a destra ed arriviamo ad una piccola Maestà senza icone votive. Poco dopo al bivio andiamo a destra e poi continuiamo a salire per il sentiero. Ora seguiamo la segnaletica gialla sulla pietra e continuiamo a salire sempre per il sentiero n. 11 a sinistra e incontriamo sulla nostra destra un' altra Maestà. Da lì a poco siamo sulla sterrata che ci riporta a Passo Croce.

Piero Franco Cecilia 4 settembre 2010


fotogallery
le immagini sono in sequenza del percorso
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