Io,
per una ragione di “millesimo” come un tempo si chiamava la data di nascita,
sono andato a scuola a cinque anni e mezzo. Oltretutto, come la maggior parte
dei bambini di quel periodo, vivevo la mia infanzia nella campagna, libero come
un uccellino, va da se che il dover stare segregato per cinque ore in una
stanza, dove regnava una ferrea disciplina, era certamente molto pesante.
Cadevo spesso in una sorta di stato ansioso-depressivo, che sfociava nel
pianto, ma poi, a mano a mano, che mi abituavo a quella reclusione, cercavo di
estraniarmi, immaginandomi fuori da quella vera e propria “prigione.” Il mio
triste e...
Il gigante buono
1 commento
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silvano
2020-02-17 08:51:31
Mio nonno aveva comperato un castagneto a Bergiola, ora completamente distrutto dal cirripide.
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