Il giorno dopo, passò dal tabaccaio che gli
riferì che la signora aveva effettivamente chiamato, e che gli aveva detto se
poteva passare da suo albergo nella mattinata. Tornò a casa e si vestì con gli
abiti migliori che aveva, poi inforcata la Lambretta si recò all’appuntamento.
L’architetto, questa volta lo accolse con uno smagliante sorriso, e lo fece
accomodare nella sua stanza. Era vestita con uno di quei nuovi abiti moderni
che chiamavano “ a tubino” di color bianco, che le lasciava scoperte le spalle
e le braccia, e le disegnava una perfetta siluette, era bellissima e lei ne era
consapevole ma Marcello, pur facendo sforzi immani, continuò nel suo disegno,
comportandosi come se per lui incontrare persone così belle e importanti fosse
cosa di tutti i giorni. La donna disse che voleva ringraziarlo per l’aiuto
prestatole...
Il grande viaggio - II capitolo
1 commento
Voto medio: 5.0/5
Luisa Marocco
2020-01-21 11:05:36
questo racconto e una vera e propria capsula del tempo passato! Complimenti
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