Per Carrara, il mare ha da sempre rappresentato
il mezzo per combattere la fame, lavorare, e anche per il divertimento,
quest’ultimo però sempre e comunque orientato a cercare di contribuire nel
mettere insieme il pranzo con la cena. Nei secoli medievali, per eludere
l’odiata tassa sul sale, i carrarini avevano trovato il modo di contrabbandarlo
verso le ricche terre Emiliane, nascondendolo in barili pieni, ma solo di un
sottilissimo strato, di acciughe sotto sale. I fornai, eludevano i ferrei
controlli dei dazieri ducali, facendo finta di andare ad approvvigionarsi d’acqua
alle fonti pubbliche, mentre in realtà riempivano gli otri di acqua salata di
mare, per poter panificare senza sale. Stessa cosa facevano le massaie nelle
varie cascine, dove vi era l’abitudine di fare...
Andar p’r labrone
Nessun commento