Quando ero bambino, e non
andavo ancora a scuola, erano due gli avvenimenti che mi segnalavano l’arrivo
della bella stagione. Il gioioso garrire delle rondini affaccendate a riparare
i vecchi nidi nella stalla, e l’imbiancatura della casa. Tutto cominciava la
sera, quando babbo e mamma, spesso aiutati dai vicini, “trasferivano, ” buona
parte dei mobili della camera in cucina, e viceversa. Rimanevano solo le reti
appoggiate per terra, che la mattina dopo di buonora erano rimosse, quando
arrivava Umbè l’mbianchin (Umberto l’imbianchino.) Questo signore...
Umbè l’mbianchin
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