
Nel primo dopoguerra in Italia, la mescita dei superalcoolici, era totalmente sconosciuta. Nelle cantine del tempo si vendeva vino, raramente marsala all’uovo o liscia. Solamente nelle “botteghe,”(negozi di alimentari) più rinomate si poteva comprare una bottiglia di “cognac,” in realtà l’italianissimo brandy Tre Stelle, fatto a Bologna. Questo però non voleva dire che l’alcool fosse totalmente sconosciuto o bandito dalle italiche genti, anzi! Prima di tutto bisogna dire che per secoli, i “regnati e i potenti” per fare cassa, hanno sempre tassato le merci, che erano al tempo indispensabili per la vita quotidiana, come il sale, o che servivano a renderla più piacevole, come il tabacco, o appunto l’alcool. I Savoia non fecero eccezione, perché...