La
superfice era uno specchio, non c’era un confine tra il cielo e l’acqua, ero
immerso in un mondo tondo, sottosopra, in un mondo di riflessi, dove non
riuscii più a capire qual era il verso giusto delle immagini che mi
arrivavano. No, non sapevo più qual era l’immagine giusta. Era come se il lago
mi avesse risucchiato dentro questo mondo a me sconosciuto, dentro un’
atmosfera inquietante, malinconica e misteriosa.
Massaciuccoli - Rilessi
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