
Spesso, quando mi reco nelle scuole elementari
per insegnare il dialetto, mi capita di raccontare come si viveva in Italia nel
primo dopoguerra. Vi confesso, che spesso i bambini con le loro risatine, mi
mettono in imbarazzo. Non lo fanno per deridermi, ma solo perché pensano che
gli racconti delle “storie,” o come ebbe a dirmi una volta una bambina di
quarta elementare, “una bella favola, ma che loro sono già troppo grandi per
crederci.” Purtroppo non sono favole, ma la pura verità, e, se da un lato
rimango ferito dal loro scetticismo, dall’altro sono immensamente felice che la
pensino così, perché vuol dire, che nonostante, crisi economiche e sociali,
oggi in Italia queste “favole” non esistono più. E’ chiaro, che essendo...