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Vi era poi da fare una cosa molto importante, andare a "far la burazina"(boraccina, lichene) per il Presepe, che era presente sul coperchio della cassapanca di cucina praticamente in ogni casa. Si battevano palmo, a palmo le rive di fossi ombrosi, o le mura secolari di vecchi ruderi, per cercare quella più soffice e alta, poi si portava a casa e si metteva sopra una straccio inzuppato d'acqua tutta la notte per "farla ber"( farla bere) come dicevano i vecchi, in modo tale che rimanesse verde e viva per tutti i quindici giorni che durava il Presepe.Poi dalla scatola riposta con cura l'anno prima si tiravano fuori la "stagnola"(carta d'alluminio) che serviva per fare il fiume, e che era ricavata dall'incarto dei dadi da brodo messi da parte a tal scopo per mesi, e un sacchettino di farina gialla di quella che aveva fatto "'l burd'lin"(acaro della farina)...........