Lumachel - carraraonline.com

Sezione a cura di Mario Volpi
Vai ai contenuti

Lumachel

Racconti
Lumachel maschio e lumachel femmina
Aprile, dolce dormire, aprile tutti i giorni ne fa un barile. Aprile mi ricorda di quando ero un "fant" e proprio in questo periodo, nelle serate dopo la pioggia, io e i miei amici del quartiere ci divertivamo ad andare per lumachelli. Stivali ai piedi e con il lume ad acetilene in mano andavamo nei campi della villa Ceci quando l'erba era stata appena tagliata.
Che avventura, il fascino della notte, il timore, i rumori, ci si divertiva  con poco, eravamo felici.
Il più delle volte ritornavamo a casa con una manciata di lumachelli e il giorno dopo i “vecchi” ci chiedevano come fosse andata la “caccia” la sera precedente.
Tra questi “vecchi” ce ne era uno che aveva più estro degli altri, che era il nostro riferimento per le riparazioni del nostro mezzo di locomozione.
Lui aggiustava freni, catene, raggi  e faceva le "bucature".
Un giorno mentre eravamo a giocare dietro le case il "vecchio" ci chiamò e ci chiese se la sera saremmo andati per lumachelli.
Ci raccontò che lui aveva un metodo infallibile per prendere un sacco.
Ma come, ci si chiedeva, noi, ne prendiamo sempre pochi, mentre gli adulti fanno sacchetti pieni.
"Dai! Vi insegno io come si fa!" - ripeteva l’uomo, anche lui un operaio della Cokapuania.
Dalla cantina prese due piccoli pezzi di compensato e con pezzi di raggi di ruote di bicicletta fece una piccola gabbietta.
"Ora vi spiego tutto!!!!!"
"Per prima cosa dovete trovare un lumachello maschio..."
"O Tosi" - così si chiama l'uomo –
"Ma come si riconosce?"
" È semplice! Si riconosce perché è più grosso e più verde.
Una volta catturato mettetelo dentro alla gabbietta, poi la sera posizionate la piccola gabbia nel campo e aspettate un’oretta, dopodichè tutte le femmine si riuniranno intorno alla gabbia e per voi sarà un gioco da ragazzi raccoglierle e metterle ne sacchetto.
Mi raccomando non parlatene con nessuno, questo è un segreto che dobbiamo sapere solo noi, altrimenti poi lo usano tutti e per noi rimangono pochi lumachelli.
Ah!!! Non dimenticatevi di portare tanti sacchetti e belli grossi."
Infine giunse sera e tutti contenti e felici andammo nei soliti prati, e ci mettemmo alla ricerca del lumachello maschio.
"L’ho trovato!"
"È questo!"
"No, è poco scuro!"
"Il mio è più grosso" -
Finché ne trovammo uno che andava bene a tutti e che mettemmo dentro la piccola gabbia.
Ma questo trucco non portò il risultato sperato.
Il giorno seguente…
"Allora com’è andata ieri sera?" - il "vecchio" Tosi sghignazzava sotto sotto…
"Male, male, non abbiamo preso nulla."
"Ma avete fatto quello che vi ho detto!!!"
"Certo! proprio tutto alla lettera."
"Dai, dai, stasera riprovateci e cambiate maschio, sicuramente avete preso un maschio sbagliato, cambiatelo e poi stasera c’è la luna piena che alle lumachelle piace da impazzire."
Solo più tardi ho capito quanto era stato ironico il "vecchio" Tosi e di quanto era stato garbata, per quei tempi, la definizione di maschio sbagliato.

By PierBin

Racconti di questa rubrica
CarraraOnline.com
CarraraOnline.com
Torna ai contenuti