L’autunno di una nonna cararina - carraraonline.com

Sezione a cura di Mario Volpi
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L’autunno di una nonna cararina

Racconti

Gentile redazione buon giorno! Mi rifaccio vivo proponendovi un breve brano ispiratomi dalla stagione che già si avanza ed a seguito di una
conversazione con una mia amica nonna. Spero che possa essere di un qualche interesse per i vostri visitatore.

Intanto vi allego una foto della "Carrara che fu"

Un caloroso saluto dalla Versilia.
SAVERIO
BATTANI

Carrara ore 18 di un giorno qualunque, in una via come tante. Sola in casa, sono seduta accanto alla finestra. Sulle mie ginocchia Ermy la mia gattina, mi regala tutto il suo calore. Da tempo ormai il destino mi ha privata della compagnia della mia vita e le mie giornate sembrano non passare mai, ma mi consola la mia grande forza interiore e così il mio pensiero vola:

<< Ormai la stagione calda e gioiosa se n'è andata con parvenze di una giovine civettuola conscia della sua bellezza, lasciando con aria di sufficienza lo spazio a quella triste, grigia e noiosa.
Irromperano le piogge con arrogante baldanza e tutto soverchieranno stendendo il loro umido manto. Solo per poche anime piacevole, ma non per l'animo mio che succube soggiace ai suoi capricciosi e repentini mutamenti, con fare sornione messer Autunno con passo felpato s'approccia alle nostre porte lusingandoci con le sue bellezze ruffiane.

S'insinua e si rifugia nelle magioni con l'ardire di un nobile educato ma imperioso, e spinge i cristiani, loro malgrado, ad assistere dai vetri appannati e gocciolanti lo sfarfallio delle foglie che secche e rannicchiate cadono con moto assai indolente e, anch'esse violate nel loro volere, lievi si posano sulla terra a formare un  soffice tappeto variopinto dai mille toni, ora accesi e caldi, ora tenui, del giallo, dell'arancione e del marrone in tutte le sue sfumature.
E' questa la ragione per la quale la nostalgia di colpo mi pervade sì che, sempre più sovente, muta e sola mi ritrovo di fronte ad una luce indefinita e bianca e mi sforzo di trovare, con crescente insistenza, una qualsiasi cosa che mi muova al sorriso,  benevolmente accarezzata dalle ore che, per fortuna mia, con fare galoppante  scappano via.

Ma ecco che bussano al portone....  Apro... e d'improvviso il sorriso radioso di una fanciullina di colpo mi rasserena e mi dona tanta gaiezza; il suo stretto ab-braccio, il contatto del suo corpicino contro il mio, tutto mi fa obliare e l'anima mia  di una luce viva s'inonda!  

E così, rinvigorita e desta come una giovincella, nell'idioma dei nostri avi "cara-rini", esorcizzo l'autunno con questo madrigale da me pensato:


                    
              ""SE 'L TEMP I CAMIN E I S'N'VO 'NDAR
                NOIALTRI POG O NIENT A I PODEN FAR
                QUALCDUN ALTR I HA FISSAT LE REGOLE D'L ZOC !
                MA QUAND 'L SOL I ARVNIRA'
                E LA NATURA A L'ARFIURIRA'
                NOIALTRI, ANCH SE COL MUS UN PO' PU SERIOS,
                A CUNTINU'REN CON L'ANIM F'STOS
                'L CAMIN D' LA VITA, REGAL MIRACOLOS ! ""

                    Traduzione

                    SE IL TEMPO SCORRE E SE NE VUOLE ANDARE
                    NOI POCO O NULLA CI POSSIAMO FARE,
                    ALTRI HAN FISSATO LE REGOLE DEL GIOCO !
                    MA QUANDO IL SOLE TORNERA'
                    E LA NATURA ANCOR RIFIORIRA'
                    NOI, ANCHE SE CON IL VOLTO UN POCO PIU' SERIOSO,
                    PERPETUEREMO CON ANIMO FESTOSO
                    IL CORSO DE LA VITA, .…DONO MIRACOLOSO !! >>                                                     

  Saverio Battani                                                           

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